Lumiwings, è una lenta agonia: anche lunedì 139 passeggeri restano a terra

87 passeggeri per Milano Linate e 52 per Torino. Totale 139 persone che anche lunedì 29 settembre non voleranno dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia, così come accaduto nelle giornate di domenica e sabato. Motivazione: problemi operativi.

IL CONTENZIOSO. È l’aria che tira in casa Lumiwings, la compagine aerea che in queste ore sta abbandonando lo scalo di Capitanata, almeno a quanto si deduce dall’enorme incertezza che gravita attorno alla compagnia. Su tutte, pesa e fa riflettere il contenzioso tra la compagnia greca e la società inglese fornitrice del velivolo in modalità di leasing, tanto da bloccarne qualsiasi spostamento: una situazione che proverebbe ulteriormente le difficoltà economiche di Lumiwings.

LA NOTA DI ADP. Aeroporti di Puglia, intanto, con una nota domenicale, “comunica che domani 29 settembre, alle 15.00, nell’aeroporto ‘Gino Lisa’ di Foggia si terrà una conferenza stampa in risposta agli articoli di stampa degli ultimi giorni e alle preoccupazioni espresse da cittadini e passeggeri. Nel corso della conferenza stampa verranno forniti chiarimenti in merito alla situazione attuale che sta portando alla cancellazione dei voli da parte della Lumiwings, prevista anche per quelli in programma nella giornata del 29 settembre”.

SEGNALI VIA E-MAIL. Preoccupazioni che investono anche gli operatori di volo dell’aeroporto Gino Lisa, i quali soltanto nelle ultime ore avrebbero ricevuto il piano dei turni di lavoro in vista dei prossimi giorni. Da Lumiwings, pertanto, gli unici segnali di vita arriverebbero via e-mail, tanto verso i lavoratori quanto con i passeggeri che, dopo l’ultimo annullamento di lunedì, stanno letteralmente intasando le linee telefoniche del Gino Lisa. La risposta, al momento, è una: contattare la compagnia per la richiesta di rimborso.

POSSIBILI ALTRE CANCELLAZIONI. Nell’immediato, le previsioni restano fosche: con ogni probabilità, dopo gli annullamenti di lunedì 29 settembre, non si volerà neanche nei giorni seguenti, almeno fino a quando non si avrà certezza di quell’eventuale quanto salvifico “piano B” del quale si parla da qualche giorno.