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  • Pubblicata il: 07/03/2018 09:24:01

MACCHEMUSICA/ il viaggio onirico verso l’ignoto con i Keplero

La rubrica curata da Auciello e Cavotta

Decima puntata per la rubrica di Foggia Città Aperta, “MACCHEMUSICA”, a cura di Simona Auciello e Alessandro Cavotta, per scoprire giovani talenti e conoscere artisti. 

L’ARTISTA. Il progetto Keplero nasce nel 2013 a Foggia, ispirato dalla figura di questo astronomo fisico e matematico Giovanni Keplero che per primo si chiese quale fosse la musica che risuona nello spazio, cimentandosi nel riprodurre l'armonia dei pianeti. Nel 2014 unitamente ad un numero spropositato di performance dal vivo, pubblicano il loro primo EP dal titolo Keplero, album dalle sonorità indie-rock, cantato rigorosamente in lingua inglese. Dopo l’album Vanità Micoscopica uscito nel 2016, la sfida è stata incidere pezzi in italiano e vincere due contest importanti arrivando su un grande palco come quello del Festival dell’Acqua In Testa a Bari. Dopo l’Ep Maluma Live Sessions del 2017, i Keplero cominciano alla grande il nuovo anno con la pubblicazione di un nuovo singolo dal titolo Dreams Beyond, accompagnato da un videoclip girato nel paesaggio mozzafiato del Gargano. La formazione attuale è composta da Sergio Valerio (vocals, guitar), Luca d’Altilia (bass, ukulele bass), Michele Perrella (synth, tastiere), Costantino Mcmartin (drums, electronic drums, percussions). 

L’INTERVISTA. Giovanni Keplero poco prima della sua morte, nel 1630, compose un Somnium, un «sogno», dedicato a un affascinante e fantascientifico viaggio tra gli abitanti e i fenomeni del mondo lunare. Volevate essere coerenti con la vita di colui a cui vi siete ispirati attraverso il vostro nuovo singolo sui sogni? 
Sulla questione del nome della band, ormai, evitiamo anche di soffermarci, di spiegare sempre le solite cose, che poi, l’origine del nome è spesso una domanda scomoda per parecchi gruppi, diciamo che a volte prendi spunto da alcune cose poi nel tempo gli dai una ragione diversa, una motivazione che cambia anche un po’ la natura del nome stesso. Dopo svariate serate, evitiamo di specificare l’origine del nome della nostra band, ecco. La chicca del Somnium non la sapevamo, ma anzi, ci avete dato lo spunto per nuove cose. 

IL VIDEO
. È stato girato nella splendida cornice degli Eremi di Pulsano (Monte Sant’Angelo, Fg), è uno scenario che c’è piaciuto subito. Con il drone di un componente della band, abbiamo fatto queste riprese molto particolari e suggestive. Siamo partiti prima che facesse alba per raggiungere questo luogo incantevole. Abbiamo raggiunto un punto degli Eremi oltrepassando un percorso alternativo, inaccessibile, e avvolti in questo paesaggio immenso circondati dagli ululati, abbiamo filmato questo video documentario che non ha avuto bisogno di filtri o effetti particolari per la sua riuscita. Da notare (per chi non l’avesse già fatto) la parte finale del video, quando parte il riff di tastiera, in quel punto appare una lucciola in basso a sinistra. La natura spontaneamente ha deciso di regalarci questa chicca. Il punto è che vogliamo dare risalto ai nostri territori, abbiamo dei posti bellissimi, bisogna attrezzarsi per valorizzarli, vorremmo anche suonare in contesti del genere per valorizzare il territorio, bisogna sapersi vendere, con questo video ci abbiamo provato e devo dire che stiamo avendo tanti riscontri positivi, è certamente una soddisfazione, ma non ci accontentiamo mai, vogliamo sempre fare di più, vogliamo andare oltre beyond appunto. 

Di cosa parla questo pezzo? 
Dreams beyond nasce da un viaggio onirico, un sogno che si basa sull’idea, sulla domanda Cosa sono i sogni. Vaghiamo molto spesso in questi viaggi (mentali) quando scriviamo i testi e quindi abbiamo basato tutto sul significato dei sogni, sul che cosa sono e soprattutto se molto spesso sono messaggi che precedono un qualcosa che succederà nel futuro quindi messaggi premonitori o è il futuro che ti bussa alla porte del sonno per infastidirti nella quiete della notte. Non vogliamo appesantire la gente con psicanalisi freudiane, ma sicuramente quello che vogliamo lasciare è il dubbio. Che poi è quello che fanno le canzoni, dare uno spunto di riflessione in più sui sogni e sui significati. Oltre il sogno cosa c’è? È una domanda a cui la canzone non risponde e non intende farlo. 
Dreams Beyond è il singolo che anticipa un album o un lavoro a sé per inaugurare la nuova formazione? 
Abbiamo questa deviazione mentale, ci siamo sempre evoluti, abbiamo sempre cambiato sound, oltre ad aver avuto diversi componenti, vogliamo fare sempre cose nuove, sperimentando sul suono. Prima eravamo molto più indie, chitarra, basso, sonorità molto brit, se ascoltate il primo album, era quello lo stampo, poi man mano ci siamo annoiati e evoluti. L’obiettivo è quello di fare almeno un altro singolo e poi riunire i nuovi pezzi in un altro Ep o in un album, non abbiamo ancora fatto una scelta, perché ad oggi, nessuno ascolta più gli album. Registreremo a breve un altro singolo di cui faremo un altro video, e poi abbiamo altri due/tre pezzi nel cassetto. Ci sono tutti i presupposti per un album, però ormai il mercato va avanti a singoli, a video, la gente ama ascoltare la musica fruibile immediatamente su Youtube o su Spotify, anche se così facendo, muore l’essenza dell’album musicale, del lavoro e del concept che c’è dietro la creazione dello stesso. Per questo, siamo un po’ indecisi su quello che sarà il futuro prossimo, nel frattempo continuiamo a lavorare sul prossimo pezzo. 
Se la vostra natura propende verso la lingua inglese, come mai l’Ep Vanità Microscopica è in italiano? 
Vanità Microscopica è stato il premio di un contest barese per band emergenti “Essere Perfetto”, abbiamo portato a casa il primo posto tra numerosissime band della Puglia e non solo. Il contest lo abbiamo vinto con brani in inglese e un paio in italiano. Poi, ragionando anche con la casa di produzione barese, si è pensato di fare un disco con pezzi in italiano, una scelta anche legata alla produzione, non dico che ci siamo adeguati alla scelta della produzione, ma abbiamo ragionato anche in termini di porte che si potevano aprire con pezzi in italiano, e quindi perché non provarci. Stiamo tornando alla lingua inglese, anche perché l’inglese dà molti più spunti, ed è molto più semplice per noi comporre pezzi ed unirne la musica, ci sentiamo più a nostro agio con l’inglese. Anche per quanto riguarda la vocalità, preferiamo l’inglese proprio per una questione di naturalezza. Basti pensare al nostro singolo Dreams Beyond, se lo immaginiamo in italiano, può sembrare un trattato sulla psicanalisi, una cosa noiosissima che non rispecchia assolutamente il pezzo e quello che vuole comunicare e che comunica, invece, in un’altra lingua. 
Domenica 8 aprile suonerete a Bitonto per l’Apulia Sound Contest, avete altre tappe in programma? 
Si, abbiamo superato delle selezioni e suoneremo in una chiesa sconsacrata a Bitonto, un po’ alla Beck (come il concerto di Beck che fece in una chiesa sconsacrata). Come obiettivo abbiamo la registrazione del nuovo singolo. Come tappe intendendo serate, stiamo decidendo se fermarci al momento della registrazione del pezzo o farne altre. Abbiamo comunque in cantiere un live a fine aprile in provincia di Foggia, che poi pubblicizzeremo sulle nostre pagine social. Poi ovviamente per quest’estate parteciperemo a contest pugliesi, a festival. Vorremmo puntare a qualcosa di diverso dal semplice pub, un po’ perché ormai abbiamo suonato un po’ ovunque a Foggia e provincia, un po’ perché le sonorità non sono più da pub, non solo da pub. Nel beyond prospettiamo qualcosa di diverso, ci reinventiamo sempre, questa è la nostra nuova sfida.

di Redazione