Mafia, confiscati beni per 500mila euro a Emiliano Francavilla
Una villetta e un auto di lusso di proprietà del boss
Un appartamento finemente arredato con giardino e cantina e un’autovettura per un valore complessivo di oltre 500.000 euro, sono i beni che oggi, a Foggia, militari del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Bari ed agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza della Questura di Foggia, hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio del noto malavitoso foggiano Emiliano Francavilla, classe 1979, disposto dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione. La misura ablativa nasce da una proposta del Questore di Foggia, dott. Piernicola Silvis.
I BENI CONFISCATI. A seguito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli specialisti della Guardia di Finanza si è proceduti alla confisca dei beni, già sottoposti a sequestro lo scorso 19 febbraio. L’appartamento e l’auto erano di proprietà di Emiliano Francavilla, soggetto considerato “socialmente pericoloso” dalle autorità, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, denotanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 2002: associazione di tipo mafioso, lesioni personali, estorsione, truffa, porto abusivo d’armi, falso, ricettazione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, violenza privata, danneggiamento, favoreggiamento, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti.
IL BOSS. Emiliano Francavilla, ritenuto un esponente di spicco della Società foggiana, è attualmente detenuto in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari il 6 giugno 2012 nell’ambito dell’operazione “Baccus” condotta dalla Squadra Mobile di Foggia e dal G.I.C.O. di Bari, in relazione al reato di associazione per delinquere finalizzata all’usura, estorsione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché in forza dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla stessa Autorità Giudiziaria il 5 Luglio 2013, nell’ambito dell’operazione “Corona”, eseguita dai carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Foggia, in relazione ai reati di associazione mafiosa, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, violenza privata, estorsione, danneggiamento e detenzione e porto illegale di armi.
SPESE FOLLI. Le indagini eseguite dai finanzieri, hanno valorizzato in chiave patrimoniale gli elementi acquisiti nelle indagini penali, e dal confronto di informazioni estratte dalle diverse banche hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica. Gli accertamenti infatti hanno portato a dimostrare che Francavilla, dal 2007 al 2012, a fronte di redditi leciti per circa € 280.000,00 aveva sostenuto spese ed investimenti per oltre € 500.000,00.