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  • Pubblicata il: 17/07/2019 10:07:17

Estorsione aggravata dal metodo mafioso, arresti eccellenti: altro colpo al clan Sinesi - Francavilla

Operazione Rodolfo, Finanza e Polizia in azione

Arresti eccellenti a Foggia. Personale della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile di Foggia, unitamente a personale del GICO della Guardia di Finanza di Bari, ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari – Ufficio esecuzioni penali, a carico di Emiliano Francavilla, classe 1979 ed a capo della batteria mafiosa “Sinesi-Francavilla”, il quale, dovrà scontare la pena della reclusione di anni 5 e mesi 6 oltre ad una multa di 5.600 euro; Valentino Aprile, classe 1990, intraneo alla batteria mafiosa “Sinesi - Francavilla”, il quale, scomputato il periodo di presofferto, dovrà scontare la pena della reclusione di 6 mesi oltre ad una multa di 2.800 euro; Vincenzo Pipoli, classe 1965, intraneo alla batteria mafiosa “Moretti - Pellegrino”, il quale, scomputato il periodo di presofferto, dovrà scontare la pena della reclusione di 5 mesi oltre a una multa di 2.400 euro. 

L'OPERAZIONE. Per i tre tale provvedimento costituisce l’epilogo del procedimento penale coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e noto come “Operazione Rodolfo”, nell’ambito del quale personale della Squadra Mobile di Foggia e dell’omologa articolazione investigativa della Guardia di Finanza del GICO di Bari, in data 4 aprile.2016, aveva eseguito un’ordinanza custodiale, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, a carico di 11 persone, esponenti delle “batterie” mafiose della Società Foggiana “Moretti - Pellegrino” e “Sinesi - Francavilla", tutti gravemente indiziati del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. In tale circostanza - spiegano gli inquirenti -, veniva altresì eseguita la misura cautelare patrimoniale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili ed immobili, nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo stimato di oltre 700.000 euro. 

LE ESTORSIONI. Come è noto l’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, aveva permesso di accertare e documentare l’assoggettamento estorsivo posto in essere con metodo mafioso, in forma continuata e diversificata, ai danni di imprenditori e società operanti nell’indotto di un settore altamente strategico per l’economia locale, quale quello legato alla produzione e alla trasformazione alimentare dei prodotti dell’agricoltura, da parte di soggetti organici o comunque contigui alle “batterie” mafiose dei “Sinesi - Francavilla" e dei "Moretti - Pellegrino". Inoltre, le pretese estorsive avevano riguardato non solo la forzata elargizione di somme di denaro, con cadenza sistematica mensile, in favore dei principali esponenti delle due “batterie” sopra citate ma anche l'assunzione “fittizia”, quali lavoratori dipendenti delle aziende delle vittime, di soggetti indicati dalle compagini malavitose, divenuti quindi beneficiari di salari mensili senza fornire alcuna controprestazione lavorativa.

di Redazione