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  • Pubblicata il: 20/06/2022 11:07:26

Manca personale nelle strutture, i giovani si difendono: “Preferiamo il Reddito di cittadinanza al lavoro? Una critica senza senso…”

Il commento di Jacopo Lo Russo, coordinatore UDS Foggia

Manca il lavoro serio, la voglia, o è colpa del Reddito di Cittadinanza? Il tema è attuale ed è destinato a rimanere tale almeno fino alla durata dell’estate. Specie dopo il recente appello del ministro al Turismo, Massimo Garavaglia, che parlava di 350.000 addetti ai lavori mancanti in tutto il territorio nazionale, e di UnionCamere che per la Puglia aveva previsto una richiesta di oltre 6.000 operatori solo per il mese di maggio. Il problema, insomma, esiste. Ma è davvero colpa dei giovani che non vogliono lavorare?

IL REDDITO DI CITTADINANZA. “Penso che ci sia un tema fondamentale: dopo anni di politiche di lavoro giovanile non c’è mai stato un vero attacco diretto al lavoro precario, ai salari bassi – ci spiega il giovane Jacopo Lo Russo, coordinatore UDS Foggia -. Il Reddito di Cittadinanza dovrebbe dare una mano alle persone vittime di lavoro nero e, in generale, delle difficili condizioni lavorative, e in un contesto in cui le tutele sul lavoro sono ridotte ha senso. Però non ce ne sarebbe bisogno se le condizioni lavorative fossero serie e gli stipendi adeguati, quindi il punto è che esistono queste difficoltà”.

I CONTRATTI. Lo Russo, insomma, respinge le accuse di chi incolpa i giovani di non voler lavorare. “La critica che viene mossa da imprenditori o aziende sul fatto che i ragazzi preferiscano il Reddito di Cittadinanza al posto di lavoro per me non ha senso nel momento in cui non possono garantire nemmeno uno stipendio di 500 euro al mese per un lavoro – spiega -. In molti casi i contratti di assunzione dei lavoratori stagionali sono verso persone che non hanno una formazione specifica rispetto al ruolo che andranno a ricoprire e questo è un tema importante perché un lavoratore formato non può essere pagato meno o allo stesso modo rispetto a uno che non ne ha alcuna. Ma spesso diventa conveniente assumere qualcuno senza formazione perché conviene di più. Bisogna puntare di più su chi è formato altrimenti si rischia di regredire”.

IL CONGRESSO. Di questi temi i giovani sono insomma ben consapevoli e chiedono una “connessione” piena con il loro territorio. Si parlerà anche di questo il 20 giugno 2021 nel VIII Congresso Territoriale dell’Unione degli Studenti Foggia dal titolo "Un’altra scuola è possibile: diritti, rappresentanza e territorio". I lavori congressuali si svolgeranno alla biblioteca provinciale "La Magna Capitana" a partire dalle ore 16.30 con la relazione introduttiva del Coordinatore uscente, a cui seguirà il contributo delle realtà sociali del territorio e dei militanti. Al termine dei lavori verrà posta in votazione la composizione del nuovo esecutivo territoriale.
Articolo di Nicola Saracino

di Redazione