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  • Pubblicata il: 29/11/2012 12:18:03

Manfredonia, rapine in aumento: il caso della farmacia" Serratì" rapinata 4 volte

Fermato, per l'ultimo colpo, un 34enne del posto

Le hanno ribattezzate "i bancomat dei rapinatori". Forse un'esagerazione, ma è pur vero che negli ultimi anni le farmacie italiane sono state uno dei bersagli principali della microcriminalità, che nel tempo ha spostato i suoi punti di aggressione dalle banche agli esercizi commerciali, in particolare i presidi sanitari, dove i consumatori sono abituati a pagare con denaro contante. Un primato non proprio esaltante, che ha costretto le farmacie a correre ai ripari, come dimostra un protocollo d'intesa firmato nel 2010 tra il Viminale e Federfarma, che prevede il collegamento dei sistemi di videosorveglianza delle farmacie con le sale operative delle Forze di Polizia.
FENOMENO IN CRESCITA. In sostanza le centrali operative possono monitorare in presa diretta la situazione nelle farmacie che hanno scelto di aderire all'intesa. Un'esigenza, quella della sicurezza, che coinvolge indistintamente farmacie del Nord, del Sud e del Centro. Se banche e Poste possono infatti tirare un sospiro di sollievo, lo stesso non può fare la farmacia. Secondo i dati sulle rapine nel settore servizi e commercio diffusi proprio ieri dal Rapporto 2011 dall'Ossif (l'Osservatorio intersettoriale sulla criminalità dell'Associazione bancaria italiana) cala la percentuale di rapine ai danni di banche e uffici postali (rispettivamente del 19,4% e del 10,3%), mentre le farmacie fanno registrare un'impennata del +5%. Lo sfortunato record, a Manfredonia, spetta senz’altro alla Farmacia Serratì di via dei Mandorli che, nel solo corrente anno, ha subito ben quattro rapine.
IL CASO. L’ultima, in ordine di tempo, lo scorso 25 novembre, quando alle 16.40 di quel giorno, un uomo, travisato da un cappello di lana di colore nero, con in mano un coltello da cucina di grosse dimensioni, approfittando della parziale apertura della saracinesca dell’ingresso principale, si è introdotto all’interno del locale e, sotto la minaccia dell’arma si faceva consegnare 800 euro in contanti. Il rapinatore, alto 165 cm circa, vestiva una tuta ginnica di colore bianco, palesemente di qualche taglia in più rispetto alle sue caratteristiche fisiche e calzava scarpe antinfortunistiche, così come riscontrato dalla visione del sistema di video sorveglianza della farmacia. Dalle caratteristiche fisiche nonché dalla conoscenza della criminalità locale, gli inquirenti della locale Squadra di Polizia Giudiziaria concentravano l’attenzione su alcuni soggetti ritenuti i possibili autori del colpo, fra i quali D. M. G., pluripregiudicato 34enne, con precedenti specifici, nullafacente e con problemi di tossicodipendenza, i cui genitori abitano non distante dall’obiettivo colpito. All’atto del suo fermo l’uomo portava ancora le stesse scarpe antinfortunistiche indossate per la rapina.

di Redazione