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  • Pubblicata il: 10/04/2014 11:13:02

Manifesti abusivi: la denuncia di Mangano, coperta nella notte la sua affissione

Pronte le scuse di Di Fonso, chiamato in causa

“Io pago l'affissione e la notte qualcuno si appoggia su di me”. Il post, pubblicato con tanto di foto (che riprendiamo ndr) sul suo profilo facebook, è di Alberto Mangano, candidato consigliere comunale alle prossime elezioni di Foggia per la lista di Lucia Lambresa. Di fatto, inaugura ufficialmente il festival delle affissioni abusive (almeno nella sua forma più “selvaggia”): uno dei malcostumi più longevi e parimenti beceri di qualsiasi propaganda elettorale. Soprattutto a Foggia.
 
VIRTUOSISMI ABUSIVI?. “Grazie al signor Di Fonso dell'Udc che stanotte abusivamente ha coperto i miei manifesti su corso Giannone. Stamattina faremo valere i nostri diritti di gente onesta che paga le tasse”. Questa, ancora, la denuncia di Mangano, a rinforzo della foto pubblicata sul noto social network. D'altronde, le immagini sono piuttosto nette e, anzi, rilanciano il (mal) concetto di cui sopra: l'adesivo “affissione abusiva” dichiara senza ombra di dubbio che il manifesto del candidato Di Fonso non è in regola. Ma c'è di più: sopra al manifesto abusivo di quest'ultimo, a spese sempre di Mangano, qualcuno ha pensato bene di affiggere una decina di adesivi – modello figurine Panini, totale 16 per essere precisi – del candidato sindaco Franco Landella. Un virtuosismo nell'abusivismo?
 
“I RAGAZZI MI HANNO FATTO UN MEZZO CASINO”. Dopo la denuncia di Mangano però, sempre in mattinata, arrivano le scuse del diretto interessato, sollecitato in merito: “Buongiorno innanzitutto – scrive Massimiliano Di Fonso, candidato a sostegno della lista di Augusto Marasco – le posso assicurare che ho già richiamato i ragazzi in virtù di questa situazione, sto provvedendo nelle prossime ore a recarmi presso l'Aipa eventualmente per pagare e regolarizzare la cosa. Le posso assicurare – ci tiene ancora a sottolineare Di Fonso – che sono dispiaciuto e che purtroppo è una situazione che certamente imbarazza. Purtroppo i ragazzi mi hanno fatto un mezzo casino”.
 
“NON TI VOTO SE SPORCHI LA CITTA'”. Scherzi a parte, quello delle affissioni abusive resta un fenomeno di inquinamento e di illegalità tanto scellerato quanto trascurato. Come nelle scorse elezioni (quelle nazionali di febbraio 2013 LEGGI), l'Aipa, l'azienda che si occupa di regolare gli spazi cittadini per quanto concerne le affissioni, è all'opera per monitorare. Tuttavia, con le Comunali in atto e un numero sempre crescente di fazioni politiche in campo (e rispettivi rappresentanti), la situazione non può che complicarsi, soprattutto in questi ultimi due mesi di campagna elettorale. Vitale, dunque, diventa il contributo dei cittadini e in tal senso preme sottolineare – e sostenere – l'iniziativa risalente sempre ad un anno fa proposta dal GADD, “Gruppo Gli Amici della Domenica”, sintetizzabile nello slogan: “Non votare chi sporca”. Anche per queste elezioni 2014, il gruppo facebook ripropone l'iniziativa, chiamando i cittadini a pubblicare sulla bacheca creata ad hoc tutte le affissioni abusive che compaiono in città. Il nuovo slogan è: “Non ti voto se sporchi la città” (ecco il link: https://www.facebook.com/events/764724536885992/?ref_newsfeed_story_type=regular).
“Io pago l'affissione e la notte qualcuno si appoggia su di me”. Il post, pubblicato con tanto di foto (che riprendiamo ndr) sul suo profilo facebook, è di Alberto Mangano, candidato consigliere comunale alle prossime elezioni di Foggia per la lista di Lucia Lambresa. Di fatto, inaugura ufficialmente il festival delle affissioni abusive (almeno nella sua forma più “selvaggia”): uno dei malcostumi più longevi di qualsiasi propaganda elettorale. Soprattutto a Foggia.
VIRTUOSISMI ABUSIVI?. “Grazie al signor Di Fonso dell'Udc che stanotte abusivamente ha coperto i miei manifesti su corso Giannone. Stamattina faremo valere i nostri diritti di gente onesta che paga le tasse”. Questa, ancora, la denuncia di Mangano, a rinforzo della foto pubblicata sul noto social network. D'altronde, le immagini sono piuttosto nette e, anzi, rilanciano il (mal) concetto di cui sopra: l'adesivo “affissione abusiva” dichiara senza ombra di dubbio che il manifesto del candidato Di Fonso non è in regola. Ma c'è di più: sopra al manifesto abusivo di quest'ultimo, a spese sempre di Mangano, qualcuno ha pensato bene di affiggere una decina di adesivi – modello figurine Panini, totale 16 per essere precisi – del candidato sindaco Franco Landella. Un virtuosismo nell'abusivismo?
“I RAGAZZI MI HANNO FATTO UN MEZZO CASINO”. Dopo la denuncia di Mangano però, sempre in mattinata, arrivano le scuse del diretto interessato, sollecitato in merito: “Buongiorno innanzitutto – scrive Massimiliano Di Fonso, candidato a sostegno della lista di Augusto Marasco – le posso assicurare che ho già richiamato i ragazzi in virtù di questa situazione, sto provvedendo nelle prossime ore a recarmi presso l'Aipa eventualmente per pagare e regolarizzare la cosa. Le posso assicurare – ci tiene ancora a sottolineare Di Fonso – che sono dispiaciuto e che purtroppo è una situazione che certamente imbarazza. Purtroppo i ragazzi mi hanno fatto un mezzo casino”.
“NON TI VOTO SE SPORCHI LA CITTA'”. Scherzi a parte, quello delle affissioni abusive resta un fenomeno di inquinamento e di illegalità tanto scellerato quanto trascurato. Come nelle scorse elezioni (quelle nazionali di febbraio 2013 LEGGI), l'Aipa, l'azienda che si occupa di regolare gli spazi cittadini per quanto concerne le affissioni, è all'opera per monitorare. Tuttavia, con le Comunali in atto e un numero sempre crescente di fazioni politiche in campo (e rispettivi rappresentanti), la situazione non può che complicarsi, soprattutto in questi ultimi due mesi di campagna elettorale. Vitale, dunque, diventa il contributo dei cittadini e in tal senso preme sottolineare – e sostenere – l'iniziativa risalente sempre ad un anno fa proposta dal GADD, “Gruppo Gli Amici della Domenica”, sintetizzabile nello slogan: “Non votare chi sporca” (LEGGI). Anche per queste elezioni 2014, il gruppo facebook ripropone l'iniziativa, chiamando i cittadini a pubblicare sulla bacheca creata ad hoc tutte le affissioni abusive che compaiono in città. Il nuovo slogan è: “Non ti voto se sporchi la città” (ecco il link: https://www.facebook.com/events/764724536885992/?ref_newsfeed_story_type=regular).

di Redazione