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  • Pubblicata il: 07/10/2019 12:15:02

Massimo Curci, “l’atto finale”: sequestri per 16 milioni di euro operati dalla Guardia di Finanza

Al centro della cronaca, di nuovo, l’ex vicepresidente del Foggia Calcio

Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, su disposizione del Tribunale di Bari, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili registrati, immobili, polizze assicurative, titoli, conti correnti e denaro contante, per oltre 16 milioni di euro, riconducibili a Massimo Curci, commercialista di Foggia ed ex vicepresidente dell’allora Foggia Calcio, già indagato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia per molteplici crimini economico-finanziari.

L’ATTO FINALE. Il sequestro, disposto in accoglimento della proposta della citata Procura della Repubblica, è l’atto finale di articolate indagini economico patrimoniali sviluppate dai finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Foggia sul soggetto che ha manifestato una concreta pericolosità sociale, comprovata da una condanna per reati contro il patrimonio, con sentenza irrevocabile del 2016, nonché dal suo diretto coinvolgimento in molteplici procedimenti penali per illeciti economico–finanziari, quali truffe, reati tributari, reati fallimentari, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e impiego di beni e utilità di provenienza illecita. L’arco temporale nel quale è maturata la pericolosità sociale del commercialista, è stato acclarato dal 2008 sino a tutto il 2018.

INTESTAZIONI FITTIZIE E VARIE OPERAZIONI. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia hanno permesso di accertare che Curci, agli arresti domiciliari per il reato di autoriciclaggio, stava ponendo in essere varie operazioni dirette a dissimulare il proprio patrimonio. Attraverso un vorticoso sistema di intestazioni fittizie di beni immobili, titoli, polizze assicurative, assegni e vaglia circolari, era in procinto di occultare definitivamente le risorse illecitamente accumulate. Ma l’attività dei militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha impedito al soggetto di portare a compimento il progetto ideato e in fase di avanzata attuazione.

VILLA CON PISCINA, PORCHE, ROLEX E ALTRI BENI. Infatti, la Guardia di finanza ha condotto approfonditi e complessi accertamenti patrimoniali, all’esito dei quali è emersa in capo al commercialista ed ai suoi congiunti una disponibilità di beni assolutamente sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. In particolare, sono state sequestrate disponibilità per 16.187.402,74 euro, consistenti in: 14 immobili, tra cui una villa con piscina ubicata in Carapelle (FG); fondi comuni di investimento; conti correnti; titoli; polizze assicurative; vaglia circolari; vaglia postali; assegni bancari; denaro contante; 4 autovetture, tra cui una Porsche Carrera 911 (2017); 10 orologi di pregio modello Rolex.

di Redazione