La cura Delio Rossi funziona: il Foggia ritrova se stesso e vince 1-0 a Messina
Il Foggia ritrova anima e gambe ed espugna 1-0 il “Franco Scoglio” di Messina nella 35esima giornata del campionato di serie C. Basta un gol di Frigerio per restituire il sorriso all’ambiente rossonero, al termine di una gara giocata in maniera ordinata da Ogunseye e soci, al cospetto di un Messina con tanta buona volontà ma senza idee.
FORMAZIONI. Lo aveva detto in conferenza pre partita Delio Rossi: il Foggia sarebbe sceso in campo con il 3-5-2 per non sconvolgere nulla rispetto a schemi e movimenti già acquisiti. E così è: davanti a Thiam ci sono Leo, Kontek e Rizzo; in mezzo al campo, assenti Petermann e Vacca tocca a Odjer il ruolo di regista con Schenetti e Frigerio ai suoi lati e Garattoni-Costa esterni alti. In attacco, confermato Iacoponi spalla d’attacco di Ogunseye. Dall’altra parte, Raciti si affida al 4-2-3-1 con l’ex rossonero Fumagalli in porta, linea difensiva composta da Berto, H. Baldé, Ferrara e Celesia; a centrocampo Fofana e Mallamo formano la “diga” mentre Ragusa, I. Baldé, e Grillo giocano alle spalle di Perez.
FOGGIA CORIACEO.Per vedere il primo tiro in porta bisogna aspettare dieci minuti con Schenetti che dalla distanza non spaventa Fumagalli. Al 20’ il Foggia ha la grande chance per passare: Garattoni fa bene sulla destra e mette in mezzo dove Iacoponi anticipa tutti ma trova Fumagalli pronto due volte. Nemmeno il tempo di rammaricarsi che il Messina risponde: l’ex Foggia Balde si incunea bene sulla sinistra e pesca Fofana da solo davanti a Thiam ma il centrocampista spara clamorosamente alto. La gara si accende e il Foggia si affaccia maggiormente nella metà campo messinese grazie anche a Schenetti che fa valere le sue proprietà di palleggio confermandosi pedina importante nello scacchiere rossonero. Al 25’ il Foggia passa: è Iacoponi a indovinare il corridoio giusto per Frigerio che fulmina in uscita Fumagalli e fa 1-0. Il Messina è lento e prevedibile e, complice anche il buon pressing dei rossoneri, non ha la reazione che ci aspetterebbe. Gli uomini di Rossi sfruttano invece i contropiede con Costa che sulla sinistra fa quello che vuole e mette costantemente apprensione alla difesa siciliana.
GESTIONE ORDINATA.Nella ripresa, il copione è lo stesso: il Messina prova a spingere di più per mettere paura al Foggia mentre i rossoneri si affidano alle ripartenze per creare grattacapi a Fumagalli. I siciliani provano a comprimere il Foggia nella sua metà campo, cercando di valorizzare anche le palle inattive ma senza ottenere grossi risultati. Al 65’ è Grillo a calciare una punizione velenosa che costringe Thiam al corner. Delio Rossi prova a dare freschezza in attacco togliendo Ogunseye per Beretta. Sostituzione anche nel Messina con Curiale che rileva uno spento Balde. Il Messina ha costantemente il pallone tra i piedi ma è macchinoso nella costruzione e i rossoneri chiudono bene ogni spazio. L'allenatore rossonero toglie dal campo un ottimo Costa per Bjarkason, mentre dall’altra parte Raciti tenta il tutto per tutto con Zuppel e Ortisi per Berto e Perez, per una squadra a trazione decisamente anteriore. Il Messina, però, accusa la stanchezza e col passar dei minuti aumenta anche la sfiducia. L'ultima mossa del tecnico del Foggia è Peralta per Iacoponi, autore di una buona gara. All’87’ Beretta ha una prateria per servire tre compagni liberi in contropiede ma vanifica tutto e si fa recuperare sul più bello. Poco dopo, è Peralta che da posizione defilata impegna Fumagalli in fallo laterale. L’ultima palla ce l’ha sui piedi Balde ma spara alto. Finisce in festa per il Foggia, con Delio Rossi che va sotto la curva per primo a ringraziare gli oltre cento tifosi rossoneri in trasferta. Il Foggia è ancora vivo.