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  • Pubblicata il: 19/10/2025 11:33:14

Michela Marzano a Foggia: “Qualcosa che brilla” per dare voce al disagio di una generazione

La scrittrice e filosofa presenta il suo libro

«Ho scritto questo libro per dare voce ai ragazzi e alle ragazze di oggi. A chi, non sentendosi né visto né ascoltato, si mura nei propri sintomi: DCA, fobie, dipendenze…A chi agisce il dolore invece di esprimerlo, e solo quando inizia a essere ascoltato riesce a trasformarlo in racconto».

AGGIUSTARE I FIGLI. Michela Marzano, docente all'Università di Parigi V: René Descartes, tra le voci più autorevoli della cultura italiana, interviene così sul suo ultimissimo romanzo: un libro che si rivolge anche a quei «genitori e insegnanti che si sentono impotenti e vorrebbero aggiustare figli e studenti, invece di imparare ad accompagnarli nell’attraversare il dolore». Lunedì 20 ottobre, alle ore 18.30, la notissima scrittrice e filosofa presenta “Qualcosa che brilla” (Rizzoli, 2025) nell’Auditorium Santa Chiara di Foggia, dove converserà con il libraio Salvatore D’Alessio e con il docente Salvatore Iuso, insegnante di psicologia dinamica dell’Università di Foggia. L’incontro è organizzato dalla libreria Ubik in collaborazione con la Fondazione Apulia Felix e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo. L’indomani, martedì 21 ottobre, alle ore 10, Michela Marzano incontra gli studenti e le studentesse del Liceo classico V. Lanza di Foggia, ospite degli incontri patrocinati dalla Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo in collaborazione con Gargano Vita.

SI SIEDE ACCANTO. gli chiedono qual è il problema con gli adolescenti di oggi, il dottor Mauro Rolli non sa cosa rispondere. Alle diagnosi facili e alle etichette ha sempre preferito l’ascolto: leggere gli sguardi, interpretare il linguaggio del corpo. Dopo un inizio in ospedale, ha abbandonato la carriera in psichiatria, mettendone in discussione i metodi di cura. Per questo ha fondato a Roma il Centro La Ginestra, uno spazio di accoglienza e dialogo, dove i ragazzi si sentono finalmente visti. Mauro non cura dall’alto: si siede accanto a loro. Li ascolta. Li vede nella loro fragilità assoluta, anche quando non riescono a dire cos’hanno, anche quando le parole si spezzano in gola e la sofferenza è una cappa di buio.

LE FERITE. C’è Sara, che si rifiuta di uscire di casa. Irene, in guerra continua col cibo. Clara, che ruba. E poi Gianpaolo, Noemi, Sandra, Viola, Luca. Parlare e ascoltare li fa sentire meno soli. E quando serve, Mauro incontra anche i loro genitori. Li aiuta a capire, a non aver paura, ad accettare. Nessuno lo sa meglio di lui, segnato vent’anni prima dall’incontro con Arianna, una paziente che non ha mai dimenticato. Ora Arianna è tornata, come collega. E Mauro deve trovare la forza di curare anche le sue, di ferite, senza rinunciare ai propri sogni.

IL DISAGIO DI UNA GENERAZIONE. Con Qualcosa che brilla Michela Marzano illumina con sincerità disarmante il disagio di una generazione a cui il mondo sembra aver rubato tutto. Attraverso la voce di chi cura con la parola, accompagna gli adolescenti – e chi li ama – nel difficile viaggio verso l’età adulta. Perché ognuno di noi è una storia che ha bisogno di essere raccontata. Unica, proprio perché imperfetta.L’AUTRICE. Michela Marzano è nata a Roma nel 1970; è scrittrice, filosofa, editorialista de “la Repubblica” e de “La Stampa”. Ha pubblicato, tra gli altri, Volevo essere una farfalla (2011), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), L’amore che mi resta (2017) e Idda (2019).

di Redazione