Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 17/10/2013 12:46:05

Minaccia di uccidere la moglie davanti a figli e Carabinieri: un arresto a Torremaggiore

L'uomo urlava: "L'ammazzo e poi mi suicido"

Non si è fermato né davanti ai figli e neppure ai Carabinieri. Il suo obiettivo era quello di ammazzare la moglie e poi suicidarsi. Un proposito, fortunatamente, non portato a termine.
L’ARRESTO. È stato arrestato, infatti, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia G.G., un 53enne di Torremaggiore.  I Carabinieri sono  intervenuti allertati dalla figlia, preoccupata che il litigio tra i genitori potesse degenerare. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato i coniugi che discutevano animatamente, con il marito che minacciava di morte la moglie in presenza dei figli e del genero.
DAVANTI AI CARABINIERI. Dopo i vani tentativi dei Carabinieri  di riportare la calma, G. G., sempre più infervorato e incurante della presenza dei Carabinieri (che intanto erano stati costretti a trattenerlo con la forza) continuava a offendere e ingiuriare la moglie, cercando di colpirla con schiaffi e pugni, minacciando che l’avrebbe uccisa e poi si sarebbe suicidato. Improvvisamente l’uomo, dopo essersi divincolato con uno scatto repentino dai Carabinieri che lo tenevano distante dalla moglie, ha aperto il cassetto del banco cucina cercando di afferrare un coltello. Immediatamente è stato bloccato dai militari che lo hanno accompagnato in caserma.
I PRECEDENTI. Accecato dalla rabbia, l’uomo, anche nell’auto dei Carabinieri,  continuava a ripetere che appena rientrato a a casa avrebbe ucciso la moglie perché stanco di vivere con lei.  D’obbligo a quel punto gli approfondimenti del caso, che hanno portato i Carabinieri a delineare - attraverso le denunce e le testimonianze di parenti e vicini - il quadro preoccupante di un rapporto coniugale ormai irrimediabilmente incrinato e fatto di continui litigi e violenze, fisiche e morali. Dalle prime indagini svolte è infatti emerso che G. G. negli  ultimi tre anni aveva minacciato, picchiato e ingiuriato la moglie quotidianamente. 
LE VIOLENZE. La donna oltre ad essere apostrofata anche in pubblico con espressioni offensive e sconvenienti, veniva spesso minacciata di morte. Continue anche le percosse, anche se violenze e maltrattamenti quotidiani purtroppo non erano mai stati denunciati. La donna ha dovuto ricorrere alle cure mediche perché  nel corso del litigio ha riportato una contusione al ginocchio in conseguenza di un calcio sferratole dal marito. L’uomo è stato quindi arrestato e assicurato al carcere di Foggia.

di Redazione