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  • Pubblicata il: 10/07/2013 10:58:00

Mongelli-Piemontese, c'eravamo tanto amati

Finita da tempo la luna di miele, i due litigano su tutto. C'è di mezzo la candidatura a sindaco?

Cinque mesi fa aveva lanciato l’ultimatum con “le cose da fare in 100 giorni o tutti a casa”. E proprio l’autodifesa su quell’agenda è stato l’ultimo momento in cui Raffaele Piemontese e Gianni Mongelli hanno parlato – più o meno – la stessa lingua.

TU QUOQUE FILI MI. In realtà più per tutelare se stesso che per difendere il primo cittadino, il presidente del Consiglio comunale aveva fatto l’elenco di ciò che era stato concretamente fatto, giustificando il mancato abbandono della poltrona. Ora, però, Piemontese e Mongelli sono due sposi che vivono nella stessa casa, ma non si parlano. Anzi, guardano i propri figli e rinfacciano all’altro perché sia uscito così scapestrato. L’ultimo caso è la vicenda del mercato di viale Pinto. E proprio come due sposi, mentre Mongelli va a fare la spesa al mercato per solidarizzare, torna in Comune, lascia la busta sul tavolo e si trova il consorte che gli rinfaccia: “Non ci sei stato e quelli hanno fatto come volevano”. Che sarebbe quello che, edulcorato nella terminologia politica, Piemontese dice quando sottolinea che "l'incerto indirizzo politico avuto fino ad oggi ha finito con il costituire un alibi per dirigenti, funzionari e dipendenti comunali che operano in questo settore senza cogliere appieno la delicatezza del loro compito: gestire beni comuni e vigilare sul loro corretto utilizzo".

C'ERAVAMO TANTO AMATI. Questo parrebbe il punto di non ritorno nel rapporto tra i due. Perché se c’è un punto su cui il sindaco perde la sua proverbiale compostezza è quando lo si critica sul tema della “legalità”. È l’argomento su cui Mongelli è più sensibile e non accetta lezioni di morale (tanto da non resistere alla tentazione di portare la discussione anche sui social network, con un sibillino commento sulla bacheca facebook dello stesso Piemontese). Ecco perché è prevedibile che lo scontro sia destinato a farsi sempre più duro, anche in vista della scelta del prossimo candidato sindaco. Mongelli non ha mai nascosto – soprattutto nel passato più recente – la sua volontà a riprovarci. Alla poltrona da sindaco Piemontese un pensierino ce l’ha fatto e comunque vuole un segnale di discontinuità. Staremo a vedere se voleranno anche i piatti in una coppia da “c’eravamo tanto amati”…

di Redazione