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  • Pubblicata il: 18/07/2012 08:15:00

Monte Sant’Angelo scopre la targa Unesco

San Michele patrimonio Mondiale dell’Umanità. La foto gallery dell'evento

“Si tratta di un traguardo importante, che premia uno dei luoghi più belli del Mediterraneo”. Queste le parole del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che comodamente seduto da Bari ha commentato l’inserimento della città di Monte Sant’Angelo nel patrimonio dell’Unesco. Anche se atteso alla cerimonia per la scopritura della targa attestante l’iscrizione del Santuario di San Michele Arcangelo nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il governatore pugliese ha mancato un nuovo, importante appuntamento in provincia di Foggia. 

PREMIATO UN TERRITORIO - Un’assenza colmata, però, dal Ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, dall’Assessore Regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Silvia Godelli e dalle numerose autorità locali. Vendola, comunque, non ha voluto far mancare le sue parole di apprezzamento per  “questo riconoscimento che premia un lavoro serio e puntuale svolto dall’intero territorio a sostegno della candidatura di uno degli angoli più belli del Gargano e gratifica le attente azioni compiute dalla Regione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e per il consolidamento del segmento turistico religioso. Il Santuario di Monte Sant’Angelo, quintessenza del patrimonio artistico e architettonico delle genti longobarde, nel corso dei secoli, è diventato uno dei più importanti luoghi del culto di San Michele in tutto l’Occidente”. Per il presidente Vendola, quindi, “il turismo non è solo business, ma una sintesi armonica delle politiche pubbliche, dello spirito imprenditoriale e della capacità di investire sul territorio. Viviamo le nostre bellezze regionali come un dono da fare agli altri, senza mai chiuderci in un micro nazionalismo regionalistico".

LA CERIMONIA - “La Basilica di San Michele Arcangelo è un gioiello preziosissimo incastonato in una realtà straordinaria che , ora più che mai, può e deve sapere legare cultura ed ambiente per costruire il proprio futuro radicandolo nell’identità e nell’importanza di un’illustre passato”. Così il Ministro alla Cultura, Lorenzo Ornaghi, ha proceduto, assieme al sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio Di Iasio, al Vicepresidente della Camera Antonio Leone, all’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste- Sangiovanni Rotondo, Mons. Michele Castoro, al Presidente Parco Naz. del Gargano, Stefano Pecorella, l’Assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli, il Presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, il rappresentante del sito seriale ‘Italia Longobardorum’, Andrea Arcai. alla scopri tura della targa attestante l’iscrizione della città dell’Arcangelo (con il sito seriale ‘Italia Longobardorum – I luoghi del potere’) nel patrimonio Unesco. “L’Unesco non è solo una sigla, ma qualcosa di molto concreto – ha dichiarato Ornaghi -. In una stagione non facile, questo sito seriale è riuscito a mettere insieme realtà del Nord e del Sud, non tanto guardando al passato, bensì al futuro. La cultura non è per pochi eruditi. La cultura di un popolo è per il popolo, ed essa, anche nei momenti di sconforto, ci costringe a guardare avanti. Il riconoscimento Unesco a Monte Sant’Angelo – ha concluso il Ministro – invita a guardare con fiducia e speranza ai prossimi decenni, perché ben pochi possono vantarsi di avere a disposizione cotanta bellezza artistica e paesaggistica. Il segreto del successo sta proprio nel coniugare cultura ed ambiente. Questa è il compito che le Istituzioni devono sapere portare avanti d’ora in poi”.

di Redazione