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  • Pubblicata il: 18/11/2020 00:39:06

Covid, la drammatica testimonianza: "Mia madre morta su un’ambulanza in fila al pronto soccorso da oltre due ore"

La signora 78enne è deceduta al Policlinico Riuniti di Foggia

Una signora 78enne di Foggia è deceduta all’interno di un’ambulanza mentre era in fila, da almeno due ore, presso il Policlinico Riuniti di Foggia in attesa di essere ricoverata per Covid.

NIENTE OSSIGENO. È drammatica la testimonianza che giunge dal figlio della donna che, al dolore per la perdita della propria mamma, aggiunge la rabbia per come sono trascorse le sue ultime ore di vita. La signora ha avuto i primi sintomi riconducibili al Covid soltanto nel pomeriggio di domenica 15 novembre. Nel corso della giornata successiva, il lunedì 16, la situazione va via via peggiorando in quanto la donna comincia ad avere grosse difficoltà respiratorie. Qui sorgono i primi problemi. L’ossigeno in stato gassoso è praticamente impossibile da trovare nelle farmacie della provincia. Con non poche difficoltà, legate all’obbligo di prescrizione di un medico specialista, riescono a procurarsi una bombola di ossigeno liquido, tuttavia alle 18 la situazione si complica ulteriormente e la famiglia decide di contattare il 118. Solo alle 22 un’ambulanza, di base a Candela, riesce a liberarsi e a recarsi presso l’abitazione della donna per trasportarla al Policlinico Riuniti.

IL TRAGICO EPILOGO. I familiari, intorno alla mezzanotte, contattano nuovamente il 118 per avere notizie aggiornate. Gli operatori, tuttavia, spiegano di trovarsi ancora in fila,  considerato che al pronto soccorso stanno ancora visitando i codici rossi giunti ore prima. All’una di notte, invece, la triste notizia. Una telefonata li avverte del decesso della mamma a causa proprio del Covid.

EMERGENZA ALL'OSPEDALE. Un episodio che fa emergere una situazione tragica al Policlinico Riuniti, al limite del gestibile. Le file di ambulanze al pronto soccorso sono ormai scene quotidiane. Un operatore del 118 racconta che, nel corso della giornata di ieri, martedì 17 novembre, ha dovuto attendere oltre 4 ore all’ospedale di Foggia con a bordo un paziente Covid, trasportato da Troia, prima di poter in gergo ‘sbarellare’, vale a dire affidarlo alle cure del Pronto Soccorso.

di Michele Gramazio