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  • Pubblicata il: 21/09/2021 09:53:39

Una vita al fianco degli ultimi, è morto Padre Arcangelo Maira

E' morto Padre Arcangelo Maira, era nato a Caltanissetta ed era stato missionario in Africa. Era molto noto in città perché nei suoi anni da missionario scalabriniano a Siponto si era impegnato in una serie di attività in favore dei migranti, in particolare nel Ghetto di Rignano, ma in generale per tutti gli ultimi, tra cui i senza fissa dimora.

I FRATELLI DELLA STAZIONE. Di seguito il ricordo dei Fratelli della Stazione di Foggia:

In 39 anni di vita ho conosciuto un solo uomo che ha vissuto da santo.

Un santo moderno, che indossava scarpe da ginnastica e si vestiva coi cenci donati alla Caritas. Un santo che ti abbracciava quando ti vedeva, che litigava con i vescovi per difendere i suoi poveri e i suoi amici e che ti portava alle riunioni nei centri sociali.
Un santo che ha donato interamente la sua vita per i migranti e i rifugiati, in Svizzera, in Germania, in Mozambico, e in Italia.
Abbiamo scoperto assieme, col suo furgone colorato, l'esistenza dei ghetti in cui vivono i migranti sfruttati. L'ho visto montare rubinetti, insegnare italiano, fare il mediatore, dire messa in una baracca dove dormivano le prostitute.
L'ho visto spiegare ai lavoratori come denunciare, l'ho visto montare un generatore in una fabbrica abbandonata per attaccarvi un fotocopiatore, per raccogliere i dati di chi voleva fare vertenza. L'ho visto indignarsi contro le ingiustizie, l'ho visto parlare ai convegni con giudici e politici di come si combatte lo schiavismo, per poi abbracciarli fraternamente.
L'ho visto ridere di cuore, pregare da solo, l'ho visto accogliere gente diversa senza mai giudicare, l'ho visto circondarsi di atei senza mai imporre la sua sconfinata fede.
L'ho visto triste per un trasferimento immotivato e poi recentemente l'ho visto imprigionato in un corpo che non rispondeva più alla forza della sua anima.
Ciao Arcangelo mi mancherai tanto.
Proveremo a continuare quello che hai iniziato.
Sant'Arcangelo. Prega per noi e per me.
Claudio

di Redazione