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  • Pubblicata il: 26/03/2023 13:35:30

Dai “voli” di Guaitamacchi all’annuncio di Banksy: alla Contemporanea Galleria d’Arte si fa sul serio

Il lavoro del gallerista Giuseppe Benvenuto

Andare avanti, andare oltre. Andare, soprattutto, dall’alto. È l’arte di Jonathan Guaitamacchi: uno sporgersi al di là del guado – come suggerisce il titolo della mostra “Moving Forward Beyond” – che avviene attraverso una visione a “volo d’uccello” in grado di cicatrizzare un’immagine che, nel caso in questione, si traduce in paesaggio urbano.

FARO DI BELLEZZA. È stata inaugurata venerdì 25 marzo nella Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia la mostra personale dedicata all’artista italo-londinese, curata da Giuseppe Benvenuto e Sara Maffei e visitata da un nutrito novero di appassionati che, fino al 27 aprile prossimo, potranno ammirare i 20 pezzi – tutti in rigoroso bianco e nero – presenti negli spazi di Viale Michelangelo, ancora una volta piccolo, grande faro di bellezza nel capoluogo di Capitanata.

BANKSY. E a proposito di fari e di bellezza, approfittando della presenza dell’artista, il gallerista Giuseppe Benvenuto ha voluto dare un annuncio in anteprima che, per risonanza, merita una parentesi dedicata: “In estate – ha detto – porteremo la mostra di Banksy a Vieste”. Si tratta di un’esposizione che già in quel di Bari, lo scorso anno, ha fatto registrare numeri altisonanti, attirando nel capoluogo regionale i tantissimi ammiratori di quello che può essere definito il più famoso (e sconosciuto, per il suo negarsi al pubblico) artista vivente. E che, già da giugno, andrà a valorizzare gli spazi del Museo Civico del comune garganico, per una volta perla della Puglia non soltanto dal punto di vista naturalistico ma anche, finalmente, in ambito culturale e artistico.

L’ARTE A VIESTE. Un “colpo” tutt’altro che casuale quello di Benvenuto e dell’amministrazione viestana (il gallerista ha sottolineato l’impegno dell’assessora alla cultura, Maria Grazia Starace), frutto di un lavoro ponderato che trova le basi nell’approccio sperimentato già dalla scorsa estate, con la mostra dedicata a Wharol e alla pop art allestita nei medesimi spazi. Un azzardo vincente, come confermano i circa duemila paganti che l’hanno visitata nei mesi in cui è stata aperta, per la soddisfazione degli organizzatori.

PAESAGGI URBANI. E proprio in questo solco si inserisce anche la personale dedicata a Guaitamacchi, ulteriore conferma della perizia del gallerista foggiano e del movimento creato negli ultimi anni, tanto in Daunia quanto nell’intera Puglia. I lavori protagonisti della mostra, infatti, impattano lo spettatore sin dall’ingresso, costringendolo a fare i conti con un punto di vista niente affatto banale: quel “volo d’uccello” con il quale l’artista blocca e architetta – con tanto di schemi e appunti preparatori lasciati sulla tela – i suoi riconoscibili paesaggi urbani, cifra stilistica in grado di renderlo noto a livello internazionale.

SGUARDO AEREO. Un’inquadratura – come ha raccontato lo stesso Guaitamacchi parlando della sua particolare visione dall’alto – figlia di un’intuizione avuta durante un poco ortodosso atterraggio aereo in quel di Città del Capo, sua terza città di residenza insieme a Londra e Milano. Ne sono esempio le tele di grandi dimensioni che occupano la sala principale della galleria: dalla famosa “Target British Black” cui manca soltanto uno scorcio di fusoliera per dirsi totalmente aerea, al trittico su unica tela che immortala la mitica Battersea Power Station – quella dell’album Animals dei Pink Floyd – fino all’altro interessantissimo trittico intitolato “Polythich”, in cui le città sottostanti prendono letteralmente velocità come in una sorta di timelapse in bianco e nero. Ma non meno intriganti sono anche le tele di medie e piccole dimensioni presenti – come “I cinque pezzi facili” – a conferma della versatilità di un artista di alto e riconosciuto profilo.

di Alessandro Galano