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  • Pubblicata il: 29/03/2021 15:42:54

“Più ristori dal Governo e meno tasse dagli Enti Locali”, le richieste della nascente Associazione Ristorazione Puglia

E' nata e la prima associazione di ristoratori ed addetti alla somministrazione di alimenti e bevande di tutta la Puglia di cui fanno parte circa cento professionisti del settore. "In un periodo storico estremamente delicato e all'indomani dell'ennesimo provvedimento restrittivo - scrivono gli aderenti - abbiamo scelto di non restare fermi a guardare".

INVERTIRE LA ROTTA. "Il dissesto economico creato da questa pandemia - si legge una nota - è noto a tutti, e noi professionisti, costretti a chiudere ad intermittenza, stanchi della scarsa considerazione riservataci dalle istituzioni, vogliamo invertire la rotta e restituire dignità ad un settore che, da sempre in sinergia col turismo, rappresenta il fiore all'occhiello della tanto decantata bellezza pugliese".

RISTORI INSUFFICENTI. "L’intero comparto - continuano i ristoratori - è ormai sull’orlo del collasso e l'ultimo DL Sostegni non è altro che l’ennesima inadeguata forma di ristoro, non sufficiente, nemmeno in minima parte, a riparare il danno che tutti noi abbiamo subito in questo anno di chiusure e restrizioni. Questa situazione, inoltre, rischierà concretamente di costringerci a licenziare tantissimi dei nostri dipendenti, dandoci l’ingrato compito di lasciare intere famiglie senza alcun tipo di sostentamento".

GLI ENTI LOCALI.Non riteniamo sia giusto che nulla sia stato disposto in tal senso dai Comuni e dalla Regione, nonostante la evidente possibilità di alleggerire il carico fiscale sul nostro comparto, anche attraverso misure straordinarie e contingenti. Riteniamo sia giusto doverci confrontare con gli Enti locali, i Comuni e la Regione, in un’ottica presente e futura e sempre nel pieno rispetto dei principi di legalità e democrazia partecipata. Riteniamo quindi - concludono dall'associazione - che i tempi siano maturi per associarci, uniti e compatti, consci di rappresentare un comparto strategico per lo sviluppo della Regione Puglia e di doverci tutti assieme impegnare affinché, sin da oggi, venga restituita piena dignità ad un settore che è stanco, ferito, ma non per questo meno desideroso di volersi riprendere con la professionalità e l'impegno da sempre dimostrati”.

di Redazione