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  • Pubblicata il: 06/06/2015 13:08:55

Nicola Stame e Franco Marcone: da Foggia, le loro storie prendono il volo

“Leggo Quindi Sono” celebra gli eroi locali. Stasera, Paolo Sortino e l'editoria “Indi”

Eroi del territorio. Diversi per tipologia, distanti per epoca. Ma allo stesso tempo martiri – ciascuno a suo modo – della libertà. Quale? Quella di poter dire di no. Di opporsi. Di Restare al di qua della dignità, della legalità, dell'onore. Ieri sera, terzultima serata della rassegna Leggo QuIndi Sono, la Capitanata ha avuto il proprio ampio e meritato ritaglio di spazio in quel di Piazza U. Giordano, raccontando la storia di Nicola Stame, partigiano nato a Foggia e morto alle Fosse Ardeatine, e quella di Francesco Marcone, vent'anni fa assassinato dalla mafia locale mentre rincasava come ogni giorno dal lavoro. Questa sera invece, spazio alle nuove generazioni letterarie e alla sperimentazione, con il doppio focus su due case editrici indipendenti e di qualità: minimum fax e Il Saggiatore. Protagonista il giovane scrittore Paolo Sortino.

MUORE ALLE FOSSE ARDEATINE IL TENORE FOGGIANO. “Priebke è l'uomo che, dopo l'azione partigiana del 23 marzo del '44 contro l'occupante tedesco, anniversario di fondazione dei fasci, ordina quell'azione di vendetta che passerà alla storia come rappresaglia ma che di fatto porterà alla morte 335 italiani nelle Fosse Ardeatine”. Le parole sono quelle dell'autore foggiano Lello Saracino, tratte dal suo libro “Il tenore partigiano – Nicola Stame: la vita, la Resistenza, la morte alle Fosse Ardeatine” (Edizioni Alegre). Una vicenda, quella raccontata nella serata di ieri, giovedì 5 giugno, che intreccia Foggia con la Grande Storia e, dunque, la vita stessa di Nicola Stame con uno dei momenti più truci della stessa storia europea. “Vengono fatti entrare in queste cave, cinque per volta, sparati poi con un colpo alla testa a distanza ravvicinata, anche per risparmiare munizioni – racconta l'autore – e alle otto di sera del 24 marzo, per nascondere quanto fatto, la cava viene fatta esplodere...”. Tra le vittime, c'è anche quel Nicola Stame che il grande tenore e ben più famoso Claudio Villa aveva indicato come la grande voce italiana: la sua carriera artistica stroncata dalla brutalità fascista – il calvario in carcere cominciò un giorno in cui si rifiutò, nel '39, di sottoscrivere la tessera del partito di Mussolini – è raccontata con minuzia e senza alcuna retorica nel libro dell'autore foggiano, Lello Saracino.

“GLI ALUNNI MI DISSERO CHE NON ERO SOLA”. La seconda parte della serata invece, ha visto protagonista innanzitutto “Libera Puglia”, partecipe al progetto pubblicato dalla casa editrice La meridiana e intitolato “Francesco Marcone – colpevole di onestà”. Sul palco, la figlia e vicepresidente di Libera nazionale, Daniela Marcone, e il disegnatore del romanzo a fumetti Remo Fuiano, al quale è toccato il lavoro di mettere a colori una delle storie più brutte mai vissute dalla città di Foggia e risalente al 1995. “Ho letto tutte le carte processuali, ho ascoltato i racconti di Daniela, ho sentito il parere di molti – ha spiegato Fuiano, entrando nel merito del suo lavoro – e ho seguito l'istinto che, in queste situazioni, solitamente mi prende e mi porta poi a mettermi al lavoro: quando sento che c'è una storia ingiusta, mi scatta qualcosa dentro...”. Grande, invece, l'emozione di Daniela Marcone che, oltre a raccontare i giorni, i mesi e gli anni vissuti subito a ridosso della morte del padre, ha spiegato il processo emotivo vissuto in questi venti anni e quanto è stato difficile “uscire da quella gabbia” entro cui ogni cosa sembrava bloccata, inaccessibile. A dare la scossa, l'invito da parte di alcuni docenti a parlare davanti ad una classe di scuola: “Mi fecero conoscere i loro alunni – racconta la Marcone – e questi ragazzi mi dissero che la notizia della morte di mio padre li aveva sconvolti. Mi dissero che non dovevo sentirmi sola, perché quanto accaduto riguardava anche loro...”.

“L'ETA' DELLA FEBBRE” E “LIBERAL”. Questa sera invece, sabato 6 giugno, dalle 19.30, riflettori puntati su due case editrici indipendenti e su un unico, giovane e talentuoso autore, Paolo Sortino, chiamato a presentare ben due lavori editoriali tra i più interessanti della recente scena narrativa indipendente italiana. È il momento più spiccatamente QuI-Indipendente della rassegna Leggo QuIndi Sono: lo scrittore Paolo Sortino risponderà alle sollecitazioni dei giovani lettori delle scuole coinvolte, chiamati a conversare con uno degli autori dell'antologia “L'età della febbre – Storie di questo tempo”, edita dalla sempre ottima e sperimentale minimum fax. Ma lo scrittore Paolo Sortino sarà protagonista anche nella seconda parte della serata, con il suo recente romanzo che la casa editrice Il Saggiatore ha lanciato nel mercato editoriale italiano con la seguente definizione: “Un capolavoro contemporaneo”. Dalle 20 circa, pertanto, il trentenne autore milanese presenta il suo “Liberal”, provocazione letteraria visionaria e tutta da seguire. Ad anticipare questa doppia presentazione, ben due momenti distinti: alle ore 18.30, gli allievi degli istituti Poerio e Marconi saranno protagonisti del caffè letterario “Ti racconto un libro”. Alle ore 17.30 invece, largo ai piccoli lettori della libreria Ubik, per un laboratorio dedicato alla letteratura dell'infanzia.

VERSO IL “PUGLIA PRIDE” 2015. Al centro della serata di Domenica 7 giugno, ultimo giorno della rassegna, c'è l'attore Carlo Gabardini – volto noto della serie comica Cameracafé – con il suo libro coraggioso e appassionato: Fossi in te io insisterei (Mondadori). L'appuntamento è organizzato insieme con Arcigay Foggia “Le Bigotte”, inserito tra gli eventi di “avvicinamento” del Puglia Pride 2015 e racconta, in forma di lettera appassionata indirizzata al padre, la storia di Carlo: la ricerca della propria identità non passa solo attraverso la sessualità, ma è il risultato di un processo di crescita generale che molto dipende dal rapporto tra un padre e un figlio. “Il coming out non è un’esclusiva degli omosessuali, perché ognuno deve venir fuori, dichiarare con precisione ciò che desidera, ama, è o vuole diventare, anche se ciò dovesse deludere le aspettative altrui”. Anche domenica inoltre, alle ore 18.30, saranno protagonisti gli studenti delle scuole C. Poerio e G. Marconi con Matchbook, una sorta di “game di letteratura” incentrato sulla diffusione della lettura tra le giovani generazioni.

di Redazione