NIENTE FAR WEST. “Prendo atto – spiega Cavaliere -, con sommo rammarico e dispiacere, del diniego del sindaco, in quanto il confronto poteva dar luogo ad un bellissimo momento di democrazia e trasparenza. Perché perdere un'occasione del genere? Da oggi la Città sa, purtroppo, che ad un semplice cittadino è preclusa la possibilità di confrontarsi con il sindaco, a meno che non rivesta la carica di consigliere comunale. Eppure – conclude l’assessore - il mio era un semplice invito ad un confronto, sereno e pacato, e giammai ad ‘una sfida da far west’ da lui evocata, lontana mille anni luce dalla mia cultura democratica, pacifista e di rigoroso rispetto delle istituzioni”.