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  • Pubblicata il: 24/09/2014 09:42:04

Nuovi impianti eolici nel Foggiano, la Lipu contro il governo: "Decisione inqualificabile"

Dopo il provvedimento del Consiglio dei Ministri

Una decisione inqualificabile. E‘ così che la Lipu (lega italiana protezione uccelli) commenta la decisione assunta nell’ultimo Consiglio dei Ministri, con cui è stato espresso parere favorevole per diversi progetti eolici in Puglia. Questi impianti – scrivono dalla Lipu - si aggiungono al mare magnum di progetti eolici che, sebbene non ancora realizzati, hanno pericolosamente acquisito titoli autorizzativi e spingono sul ventre molle della politica per aprire un nuovo fiume di sussidi.
 
LA PROTESTA. La L.241/90 – spiega la Lipu - dispone che in caso di stallo della conferenza di servizi causato da un conflitto tra enti preposti ad esprimere pareri qualificati (ambiente, paesaggio, archeologia, salute pubblica…), l’Autorità deputata ad rilasciare l’autorizzazione finale, ovvero l’ufficio Energia della Regione, rimetta la decisione al Consiglio dei Ministri. E’ quanto accaduto non per uno o due … bensì per numerosi di questi impianti eolici (non si comprende quanti) ricadenti in ben 6 comuni tutti nella Capitanata (Orsara, Foggia, S.Agata di Puglia, Rocchetta S. Antonio, Apricena, S. Severo) e uno a Palmariggi (Lecce).
LA CAUTELA. I territori coinvolti sono già sintomatici di una situazione straordinaria dove la LIPU è impegnata da oltre un decennio contro l’aggressione eolica che ha spadroneggiato. Il Consiglio dei Ministri – denunciano - avrebbe dovuto adottare una valutazione all’insegna della cautela. L’organo di Governo, attingendo a slogan e deduzioni prive di fondamento, non ha rispettato la dignità di territori già umiliati, né i pareri negativi espressi da alcuni Enti coinvolti, ribaltandoli senza il minimo equilibrio tra gli interessi in gioco.
“LE DEVASTAZIONI”. “Il riesame di tali procedimenti – afferma Enzo Cripezzi della LIPU pugliese - avrebbe dovuto tenere conto del carico sconcertante di piantagioni eoliche già rovesciato sul Mezzogiorno e nello specifico sulla Capitanata con tutte le inoppugnabili conseguenze: devastazioni senza precedenti, sperpero di risorse a vantaggio di pochi soggetti, risultati minimali nella lotta ai gas serra (e per l’economia del Paese) rispetto a quelli ottenibili con un diverso orientamento delle stesse risorse. Ciò che è stato salvato va difeso ad ogni costo.”
NON SI FARANNO... Al momento tali impianti non saranno comunque realizzati. Dopo le sagre finanziarie di cui ha beneficiato la speculazione delle rinnovabili – evidenziano dalla Lipu - , non sono programmate ulteriori aste per attribuire nuovi lucrosi quanto immorali sussidi. E’ quindi plausibile che tali impianti andranno ad aggiungersi ad altri innumerevoli ancora non realizzati benché autorizzati, poiché privi di incentivi.
LA DENUNCIA. Nel Consiglio dei Ministri ha prevalso il disinteresse per i territori a vantaggio dei soliti noti. Lo stesso Ermete Realacci – commentano dalla Lipu - da tempo vede il Sud come mero ricettacolo per pale e pannelli, salvo prodigarsi in interrogazioni parlamentari (giuste ma strumentali) contro un impianto eolico (uno) in Umbria, bacino elettorale di suo interesse. Ma irresponsabile – concludono - è l’atteggiamento di parlamentari e uomini delle forze di Governo in Capitanata che vicini a tale, immane aggressione continuano a farsi girare i pollici. “Dai politici pugliesi con responsabilità nazionali aspettiamo ancora un segnale di civiltà”.

di Redazione