Offese e insulti alla candidata Rita Montrone, lo sfogo del figlio: "Odio che supera ogni limite"

Augurano la morte a lei e alla sua famiglia, parlano di “bruciarli vivi”, rivolgono offese con parole sessiste e definizioni come “troia”, “puttana”, “ladrona”, arrivando persino a scrivere che dovrebbe essere rinchiusa “in un canile in Albania”. Rita Montrone, candidata al Consiglio regionale con Fratelli d’Italia, si è ritrovata bersaglio di offese sotto il post in cui lancia la sua candidatura. E, così come accaduto in occasione degli insulti alla sindaca Maria Aida Episcopo, è una figura interna alla famiglia a denunciare pubblicamente la situazione di “odio che supera ogni limite”. E’ il figlio dell’ex commissario di Polizia, Andrea Fusco, a evidenziare la vicenda. “Mia madre - scrive - ha servito lo Stato per 36 anni come Commissario della Polizia di Stato. Ha conosciuto sulla sua pelle la violenza, la criminalità, il dolore delle vittime. Ha difeso le donne quando erano realmente in pericolo, ha fatto il suo dovere con coraggio e dedizione. Oggi, dopo una vita passata in prima linea per la legalità, viene sommersa da un’ondata di odio solo perché ha deciso di candidarsi in Fratelli d'Italia. Noi non possiamo restare in silenzio. Queste offese non sono ‘parole al vento’: sono violenza verbale, sono incitamento all’odio, sono un attacco diretto alla dignità delle persone e alla democrazia. Abbiamo già raccolto tutto e denunceremo questi individui alla Polizia Postale e alla Procura. Perché chi augura la morte, chi incita alla violenza, chi infanga senza conoscere, non può sentirsi libero di agire senza conseguenze. Chiediamo ai giornali, alle istituzioni, alle associazioni e a chiunque creda nei valori democratici di esprimere la propria solidarietà e di condannare con forza queste derive. Il rispetto non ha colore politico. Il confronto si fa con le idee, non con gli insulti. La politica è dialogo, non odio. Nel profondo del mio cuore, io so che mia madre è piu forte di tutto questo. Continuerà a combattere per lei e tutte le persone che credono in lei”.