Sarà affidato oggi, dal pm della Procura di Foggia Sofia Anfossi, l'incarico al medico legale di eseguire l'autopsia sul cadavere di Angelo Radatti, il 57enne titolare di una ditta di autospurgo di Apricena ucciso con 70 coltellate all'addome, al petto e alla schiena. Il corpo, è stato rinvenuto sabato 7 dicembre, nelle campagne di Poggio Imperiale (LEGGI).
NESSUNA SVOLTA, RESTA UN MISTERO ANCHE PER I FAMIGLIARI. Non c'è, al momento, alcuna svolta nelle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, che anche ieri e oggi hanno sentito diverse persone, soprattutto tra gli amici della vittima, nella speranza di poter acquisire elementi utili per la cattura dell'assassino. Per ora, però, non sono emersi elementi utili neppure dall'audizione dei famigliari della vittima, che hanno dichiarato ai militari che non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere e non sanno darsi quindi una spiegazione. La vittima, come già scritto nel corso del primo aggiornamento, in passato ha avuto alcuni precedenti con le forze dell'ordine.
IL COLTELLO UTILIZZATO PER L'OMICIDIO APPARTENEVA ALLA VITTIMA. Il corpo di Radatti è stato trovato all'interno della sua Fiat Punto Bianca in località Tre Valli, nelle campagne di Poggio Imperiale, da un contadino che ha dato poi l'allarme ai carabinieri. Nell'auto i militari dell'Arma hanno trovato l'arma del delitto, un coltello con una lama lunga sette-otto centimetri che la vittima custodiva nel cruscotto della vettura. L'assassino di Radatti ha infierito con ferocia e rabbia sul suo corpo (ANSA).
Sarà affidato oggi, dal pm della Procura di Foggia Sofia Anfossi, l'incarico al medico legale di
eseguire l'autopsia sul cadavere di Angelo Radatti, il 57enne titolare di una ditta di autospurgo di Apricena ucciso con 70 coltellate all'addome, al petto e alla schiena. Il corpo, è stato rinvenuto sabato 7 dicembre, nelle campagne di Poggio Imperiale (
LEGGI).
RESTA UN MISTERO ANCHE PER I FAMIGLIARI. Non c'è, al momento, alcuna svolta nelle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, che anche ieri e oggi hanno sentito diverse persone, soprattutto tra gli amici della vittima, nella speranza di poter acquisire elementi utili per la cattura dell'assassino. Per ora, però, non sono emersi elementi utili neppure dall'audizione dei famigliari della vittima, che hanno dichiarato ai militari che non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere e non sanno darsi quindi una spiegazione. La vittima, come già scritto nel corso del primo aggiornamento, in passato ha avuto alcuni precedenti con le forze dell'ordine.
IL COLTELLO UTILIZZATO PER L'OMICIDIO APPARTENEVA ALLA VITTIMA. Il corpo di Radatti è stato trovato all'interno della sua Fiat Punto Bianca in località Tre Valli, nelle campagne di Poggio Imperiale, da un contadino che ha dato poi l'allarme ai carabinieri. Nell'auto i militari dell'Arma hanno trovato l'arma del delitto, un coltello con una lama lunga sette-otto centimetri che la vittima custodiva nel cruscotto della vettura. L'assassino di Radatti ha infierito con ferocia e rabbia sul suo corpo (fonte: ANSA).