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  • Pubblicata il: 18/05/2020 17:23:01

Gli operatori culturali al Comune: “Foggia può diventare modello nazionale, sosteneteci”

Sono quattordici i lavoratori dello spettacolo che hanno presentato una istanza anche al Comune di Foggia, chiedendo un supporto economico immediato per far fronte all’azzeramento delle attività lavorative nel comparto cultura e spettacolo causato dall’arrivo del Covid-19 in Italia a fine febbraio 2020.



SALVARE LA CATEGORIA. L’istanza fa seguito alla richiesta di 40 aziende e lavoratori dello spettacolo pugliesi inviata l’11 maggio alla Regione: un forte appello a Emiliano, di cui è stato messo a conoscenza anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini, per ricevere un aiuto, aggiuntivo a quello statale, per un comparto che non è fatto soltanto di organizzatori di eventi o festival, ma anche e soprattutto di tanti lavoratori a chiamata, di professionisti e di aziende di servizi che hanno visto azzerarsi improvvisamente qualsiasi attività lavorativa. Quanto ricevuto dallo Stato finora, purtroppo, non salverà la categoria, ecco perché è necessario un intervento aggiuntivo sia da parte delle Regioni che dei comuni d’Italia.

SUPPORTARE GLI ARTISTI FOGGIANI. Già il 13 maggio scorso, in Commissione Bilancio, il tecnico del suono Marco Maffei e il promotore musicale Salvatore Imperio hanno spiegato che l'Ente comunale può aiutare velocemente e direttamente il comparto culturale che risiede e paga le tasse in città. Foggia, data l’attenzione già dimostrata nel settore cultura, ha l’opportunità di fare da vero e proprio modello nazionale, supportando per prima i propri artisti, i tecnici, gli operatori culturali e le aziende di attività connesse allo spettacolo con sede in città.

REQUISITI. I quattordici proponenti si augurano che gli aiuti possano basarsi su almeno uno dei seguenti requisiti: possesso di Partita Iva con almeno 12 mesi di attività e operatività nel settore della cultura e spettacolo; avere almeno un Codice ATECO attinente alla filiera; appartenere come professionista a una categoria all’interno della filiera cultura e spettacolo; avere maturato un minimo di 15 giornate contributive nel biennio 2018/2019; essere un artista nel campo musicale con almeno due produzioni negli ultimi cinque anni, senza beneficiare di redditi derivanti da lavori diversi; essere un operatore, compagnia o altra figura, che ha dovuto sopportare e/o sopporterà costi di gestione o tassazioni relative ai mesi inibiti dal Covid-19.

I 17 MILIONI REGIONALI. Nonostante l’annuncio di Giuseppe Conte di sabato scorso sulla riapertura di cinema e teatri prevista per il 15 giugno, il comparto avrà avuto, in ogni caso, un danno economico importante. Secondo Salvatore Imperio, infine, “anche la Regione Puglia dovrebbe rivedere le modalità di accesso ai contributi annunciati, ben 17 milioni di euro, poiché saranno destinati in gran parte a organizzatori che avevano già beneficiato di bandi regionali, escludendo la maggior parte della filiera reale”.

di Redazione