Un vero e proprio “network criminale" interprovinciale smantellato un pezzo per volta, senza particolare clamore. Salvo poi diffondere i risultati di un anno di indagini dai grandi-numeri, all’esito delle quali è stata smantellata una vera e propria rete di professionalità criminali che riuniva, in un rapporto di “mutua collaborazione”, i rapinatori e i malviventi operanti tra Foggia e Bari. Tra di loro c’era un po’ di tutto: specialisti degli assalti ai portavalori, fornitori di armi e mezzi, basisti e rapinatori seriali, soprattutto “trasfertisti”. Dodici mesi di indagini coordinate dallo Sco - Servizio centrale operativo ed esperite dagli agenti della Polstrada, della squadra mobile di Foggia e di Bari e dei commissariati di Cerignola e Andria.
L’OPERAZIONE BORDER-LESS si è conclusa questa mattina, con gli ultimi 6 arresti tra Cerignola e Andria, ma che nell’arco dei 12 mesi di indagini ha portato, complessivamente, all’arresto di 164 persone, mentre altre 177 sono state denunciate in stato di libertà. Si tratta di gruppi criminali distinti, provenienti per lo più dal Foggiano e dal Barese, ma in grado di fornire l’uno all’altro, all’occorrenza, la “figura criminale” più adatta per il tipo di colpo programmato. Il tutto si basava sulla possibilità di reperire e “scambiare”, tra i vari sodalizi, professionalità criminali, armi e mezzi di locomozione. Nel corso delle indagini, infatti, la polizia ha sequestrato 261 veicoli di provenienza illecita, 12 pistole, 2 fucili, un kalashnikov, 750 kg di polvere pirica e oltre 800 munizioni di vario calibro. Le indagini, frutto di uno studio attento delle criticità del territorio e di una “mappatura” dei principali crimini commessi, ha portato all’arresto, tra gli altri, di 21 soggetti autori di assalti armati a furgoni portavalori, 20 persone arrestate per rapine e furti in danno di autotrasportatori, 34 arresti per il reato di ricettazione e 21 per il reato di riciclaggio di autoveicoli e, in ultimo, 14 persone sono state arrestate per violazione della normativa inerente il controllo delle armi. Per gli stessi reati 177 persone sono state denunciate, a vario titolo, in stato di libertà.