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  • Pubblicata il: 21/05/2020 12:56:18

Operazione “Cerignola Enterprise”, tra spaccio e auto rubate anche due volte in un giorno

Misure per 13 soggetti: un’associazione per delinquere

Gli Agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Foggia e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola nella nottata appena trascorsa hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 13 soggetti, di cui 8 custodie in carcere e 5 arresti domiciliari, tutti orbitanti nell’area criminale cerignolana.

LO SPACCATO CRIMINALE. Le indagini, nate come costola di quelle relative al tentato omicidio di Leonardo Digirolamo dello scorso 6 aprile 2018, hanno permesso di inquadrare un allarmante spaccato criminale gravitante nell’area cerignolana e afferente a tre principali settori delinquenziali: il traffico di stupefacenti, il furto a opera di un’associazione per delinquere di ingenti quantitativi di derrate alimentari nel nord Italia, il furto e la ricettazione di autovetture finalizzato a estorcere alle vittime un corrispettivo per la restituzione, secondo il noto schema del “cavallo di ritorno”.

SPACCIO. In particolare, nel corso dell’indagine sul tentato omicidio citato era emersa la figura di G.T., parente di quello che verrà ritenuto gravemente indiziato del tentato omicidio, quale collante fra più settori criminali. Da qui, anzitutto, l’accertamento di una intensa attività di spaccio effettuata in un garage in via Policoro a Cerignola. I successivi approfondimenti hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di C.M., C. G., C. G. (classe 95), D.G., P. C. e P D.

AUTO RUBATE DUE VOLTE IN UN GIORNO. Da queste indagini si è potuto arrivare all’individuazione di una batteria dedita al furto di autovetture da poi restituire alle vittime attraverso l’estorsione di una somma di denaro. Attraverso l’attività di investigazione è stato possibile, dapprima, individuare le autovetture sottratte per poi procedere all’audizione delle vittime – che in nessun caso avevano denunciato l’estorsione - e ricostruire lo schema del “cavallo di ritorno”. Pur di ottenere quanto desiderato, gli autori dei furti sono riusciti a rubare la stessa autovettura per due volte nella stessa giornata.

DERRATE ALIMENTARI. Lo stesso G.T., infine, è stato individuato come il capo e l’organizzatore di un’associazione a delinquere finalizzata ai furti di derrate alimentari e composto anche da D. D., D.N. e M. D. Al riguardo è stato possibile ricostruire anche i singoli reati, due consumati e uno tentato, tutti avvenuti presso una ditta di Formigliana (VC), per un danno di circa 500.000 euro di prodotti ittici. Determinanti, anche le immagini di videosorveglianza.

IL CORE BUSINESS. Una vera e propria associazione criminale finalizzata ai furti, dunque, la quale, a detta della Questura, progettava altri “colpi” tra cui uno legato all’ottone. “Un’operazione traversale – si legge – che va a colpire il ‘core business’ della criminalità cerignolana e che ha permesso di disarticolare una pericolosa organizzazione criminale, la quale si sarebbe sicuramente attivata per reagire alla crisi economica conseguente al lockdown”. Uno dei 13 destinatari del provvedimento restrittivo è attivamente ricercato.

di Redazione