Operazione Triade, a San Severo tre arresti per il “cavallo di ritorno”
Stamattina gli Agenti della Polizia di San Severo, a conclusione di attività investigativa coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia hanno eseguito tre misure cautelari per fatti avvenuti a San Severo ed Apricena nel Settembre e Ottobre del 2018.
I NOMI. I tre destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sono: - Michele Limosani, 33enne residente in Apricena, con precedenti, finito in carcere. - Alfredo Terlizzi, 52enne di Apricena, posto agli arresti domiciliari - Gianluca Gallo, 27enne di San Severo nel 1992, con precedenti, finito in carcere.
GLI ARRESTI. Le operazioni hanno avuto luogo in questo centro cittadino e in Apricena e hanno visto la partecipazione, oltre che del personale del Commissariato, anche di quello del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”. Si tratta di un’indagine nata nell’estate scorsa a seguito di una serie di furti di auto avvenuti a San Severo dintorni. Gli episodi di interesse, in particolare, sono due: il furto di un’autovettura Mitsubishi avvenuto in Apricena nel Settembre 2018, e quello di un’autovettura Alfa Romeo “Giulietta”, avvenuto in San Severo sempre nel mese di Settembre del 2018. Dalle indagini è emerso che si tratta di due casi dove viene adottato lo stesso modus operandi, che rispecchia lo schema del cosiddetto furto con “cavallo di ritorno”.
LA MITSUBISHI. Nel primo caso, a seguito degli accertamenti svolti dal personale della Polizia di Stato di San Severo, si è scoperto che il proprietario dell’auto si era messo in contatto con Limosani per rientrare in possesso del mezzo. I due avevano pattuito un prezzo sulla base di 1300 euro, denaro che era stato poi consegnato dal proprietario ad un terzo soggetto (Terlizzi) che aveva intascato il denaro. L’auto è stata quindi rinvenuta.
L’ALFA. Il secondo analogo episodio riguarda il furto di un’autovettura Alfa Romeo Giulietta avvenuto sempre a settembre 2018 a San Severo. Anche in questo caso il proprietario del mezzo, dopo alcuni giorni dal furto, è entrato in contatto con Gallo Gianluca (con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio) che ha fatto da intermediario e che gli ha chiesto quanto sarebbe stato disposto per la restituzione dell’auto. La proposta era stata di 500 euro ma poi l’affare non si era poi conclusa per altre circostanze.