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  • Pubblicata il: 04/10/2016 21:57:27

Accadde… ieri: ottobre ’54, il ministro Taviani a Foggia per la prima pietra del monumento-ossario al cimitero

Il contributo a cura di Salvatore Aiezza

”Tre Ottobre 1954: giornata storica per Foggia. Giornata di commemorazione e di glorificazione. Giornata della fratellanza e del raccoglimento in memoria dei 20.298 morti civili della seconda guerra mondiale , vittime innocenti di undici bombardamenti ….” . Con queste toccanti  parole del   settimanale “ Il Foglietto” , si apriva l’articolo dedicato ad una delle giornate più importanti vissute dalla nostra città e da tutto il suo popolo: la posa della prima pietra dell’erigendo monumento-ossario, al centro del  cimitero monumentale, dove avrebbero trovato  riposo le spoglie di tanti concittadini e soldati periti durante i bombardamenti del 43, molti dei quali ignoti, a ricordo perenne per tutte le vittime della tragedia foggiana. L’evento, al quale già da diverse settimane prima venne dato ampio risalto dai giornali dell’epoca, vide una partecipazione davvero straordinaria di gente comune, oltre che di Autorità civili, militari, religiose, giunte da tutta Italia, con grande soddisfazione per il popolo foggiano che attendeva di dare degna memoria ai suoi concittadini scomparsi.

STILE MILITARE. La cerimonia assunse particolare significato per la presenza a Foggia di S.E. On Taviani, Ministro della Difesa e delle alte rappresentanze dei Carabinieri, Aviazione, Finanza, Marina e alcuni reparti mobili di P.S. La presenza dei reparti schierati  fu dovuta al fatto che la giornata ebbe un pretto stile militare, riferendosi ad un sanguinoso fatto di guerra.

L’INCONTRO. La cerimonia venne divisa in due parti: la prima si svolse al cimitero   dove, al mattino, fu celebrata la messa, officiata dal Vescovo Mons Amici, cui seguì la posa ufficiale della prima pietra della “Cappella dell’Archetto. Successivamente il Ministro Taviani tenne un discorso in Piazza Cavour, gremita all’inverosimile, per poi salutare il popolo foggiano a capo di una suggestiva parata militare organizzata alla perfezione e che percorse le vie più importanti della città, tra due ali di folla che applaudiva. Tra le rappresentanze militari che sfilarono nell’occasione, una emozione particolare suscitò nei foggiani l’attesa presenza del glorioso 14^ Reggimento Fanteria; molto legato a Foggia sin dalla prima guerra mondiale quando , il 20 maggio 2015, partì da Foggia per il fronte ove “combatté coraggiosamente per la vittoria della Patria”. Quell’evento fu ricordato e celebrato l’11 novembre 1916, allorquando, ricorda il “Foglietto”, la Città fece omaggio al 14^ Fanteria   di una pregevole ed artistica targa di bronzo  che venne murata sulla facciata della Caserma Miale, allora sede del Reggimento.

LE ISTITUZIONI. La giornata dedicata al ricordo della tragedia foggiana, che la posa della prima pietra voleva perpetuare, vide, al fianco di tutta la nostra rappresentanza al Parlamento, al Senato ed al Sindaco, Avv Pepe, anche la partecipazione della gloriosa Divisione Pinerolo  (dislocata in Puglia ), del 9^ Fanteria, del 14^ artiglieria ( reggimento di Foggia)  e la presenza, tra molti alti Alti Ufficiali di tutte le armi, dei Generali di Divisione Barbieri, Bonanno, Barbarulli e il Generale di Corpo d’Armata Italo Giglio che accompagnava il Ministro. Tutto questo a significare l’importanza della manifestazione che travalicava i confini della nostra terra, nel ricordo comune a tutto il nostro Paese delle ferite ancora troppo visibili lasciate dalla guerra conclusa da appena due lustri.

LA CRONACA. Nel suo discorso, applauditissimo, il Ministro Taviani riconobbe i sacrifici e gli atti di solidarietà del popolo foggiano, dando risalto al significato della giornata celebrativa della posa della prima pietra per un monumento –ossario che avrebbe ricongiunto per sempre il filo della memoria tra i duri giorni dei bombardamenti e il futuro della città; il Ministro non mancò di ricordare la grande fierezza che l’Italia e il popolo foggiano mostrarono, in particolare, durante il periodo finale della guerra , quando più duramente e direttamente vennero colpite le città ed i civili e la volontà di ricostruzione e unità nazionale. La cronaca de “Il Foglietto” dedicata a quella cerimonia è anche ricca di particolari e momenti suggestivi che Foggia visse in quella giornata e da essa traspare, davvero, un   senso di grande ottimismo e speranza per un futuro che, allora era ancora tutto da costruire.

L'AUTORE. Salvatore Agostino Aiezza

di Redazione