Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 30/08/2012 15:44:00

Parco Iconavetere, quando vandali ed incuria sono di casa

Distrutta la vetrata della Chiesetta all'aperto

Se FoggiaCittàAperta è riuscita ad entrare senza alcun tipo di problema all’interno del Parco Iconavetere, allora possono entrarci davvero tutti. Specialmente i più piccoli, correndo il gran rischio di farsi male. Tombini divelti che aprono a buche gigantesche, lampade distrutte, vetri sparpagliati, scritte sui muri, vetrata della facciata della chiesa completamente distrutta. Non ci sono dubbi. Quello della Chiesa di Parco Iconavetere sembra un calvario senza fine. Profanata, oltraggiata, danneggiata. Neanche il cancello di ferro, saldato dopo l’ultima azione vandalica dello scorso 15 agosto, ha retto. Divelto da qualcuno e lasciato dentro la Chiesetta, quasi a sfidare la Croce, le istituzioni, chi vorrebbe che quel luogo tornasse a splendere come qualche anno fa. Prima che la gestione passasse dalla parrocchia di Sant’Anna al Comune di Foggia.

 

 

Eppure, l’associazione Capitanata Mia già dal mese di febbraio aveva lanciato l’allarme e chiesto maggiore attenzione nei confronti del sito che custodisce anche i ruderi del vecchio Convento di Santa Maria di Costantinopoli. E adesso, l’urlo di rabbia dell’associazione è diventato ancora più forte. Antonio Bianco, presidente del sodalizio, richiama le istituzioni affinché intervengano per restituire il parco e Chiesetta alla collettività, creando un luogo di incontro, socializzazione e riflessione.
Guardando questo impietoso spettacolo dall’alto dei cieli, comunque, viene da chiedersi cosa starà pensando papa Giovanni Paolo II, che nel maggio del 1987 si fermò proprio davanti alla Chiesa di Parco Iconavetere per impartire la sua benedizione.

di Redazione