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  • Pubblicata il: 17/10/2020 12:01:45

Visite specialistiche sospese da marzo, Adcua incontra l'Asl: "Troppi arretrati, assicurare continuità assistenziale"

Le perduranti sospensioni delle visite specialistiche e degli esami strumentali. È questa la preoccupazione manifestata dalla delegazione ADCUA Olus, guidata dal presidente Walater Antonio Mancini e dal suo stretto collaboratore Vincenzo Concilio, che ha incontrato il direttore sanitario della Asl Foggia, dott. Antonio Nigri e la responsabile delle lieste d’attesa, la dottoressa Nunzia Angelini.

L’ARRETRATO. Il tema dell’incontro è stato, appunto, la continuità assistenziale ai tempi del Covid-19. Attualmente sussiste un arretrato di migliaia di visite specialistiche o strumentali sospese da marzo che la ASL prevede di corrispondere insieme a tutte le nuove, giungendo a regime nella prossima primavera 2021. I tempi di recupero dipendono infatti da molti fattori quali il mantenimento della epidemia a livelli che consentano un certo grado di operatività e l'assenza di contagi tra il personale sanitario, amministrativo e tecnico così da mantenere l'organizzazione interna pienamente funzionante.

LE VISITE. E' da tenere in considerazione che il numero delle visite per specialista si è ridotto a causa delle misure di igienizzazione che devono seguire ogni visita. Un auspicabile incremento del personale sanitario che permetterebbe di accelerare sui tempi di recupero nelle liste di attesa non è attualmente possibile per mancanza di fondi. E' per questo che permangono alcune criticità in certi ambiti come l'urologia dove si ha difficoltà a reperire specialisti disponibili e dove i tempi di recupero nelle liste di attesa potrebbero rimanere più lunghi.

LE FASI ORGANIZZATIVE. L'Associazione ha proposto la modifica di alcune fasi organizzative che riguardano la Guardia Medica presente al. D'Avanzo dove, essendo gli utenti tenuti fuori dal cancelletto di ingresso e, dovendo mantenere le condizioni di sicurezza di accesso per singolo paziente, la sala d'attesa potrebbe essere utilizzata come sala di triage con controllo della temperatura corporea e misurazione della satura dell'ossigeno nel sangue, prima della visita medica che viene poi eseguita nel contiguo ambulatorio.

LA COLLABORAZIONE. Occorre in conclusione anche precisare che la ASL ha fatto investimenti per la continuità assistenziale, ampliando il numero delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Ciascuna U.S.C.A. è costituita da cinque medici che avranno il compito di gestire a domicilio i pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. L'incontro – concludono dall’Adcua - si è svolto in un clima di collaborazione e propositività a favore dell'utenza sanitaria.

di Redazione