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  • Pubblicata il: 03/11/2012 13:21:00

Perseguitava la stessa donna da vent'anni, arrestato stalker lucerino

Per lui era amore, per lei un'ossessione insostenibile

“E’ importante raccontare queste storie, che devono essere d’esempio per tutte quelle donne che oggi sono vittime di condotte persecutorie, affinché trovino il coraggio di denunciare i propri aguzzini e riappropriarsi, quindi, della propria vita”. Queste le parole del dirigente della squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini, a margine di un arresto – l’ennesimo - eseguito dalla mobile di Foggia per stalking. Quella raccontata oggi, però, è una storia molto complessa e che, per essere compresa nella sua interezza e nella sua reale gravità, non può prescindere dall’esame dei vari segmenti persecutori posti in essere nel corso degli ultimi annidall’uomo, Michele Di Sannio, 41enne di Lucera.
IL FATTO. Una storia che andava avanti da oltre vent’anni. Quello che sembrava essere un corteggiamento un po’ troppo invadente – un invio continuo di lettere e cartoline dal chiaro contenuto erotico – si è trasformato presto in un incubo per una donna, oggi cinquantenne, che è stata costretta a cambiare città e lavoro. Senza però sortire effetti positivi. Quello che per lei era un’ossessione, per lui era un sentimento autentico. Per questo, l’uomo ha vissuto il momento del suo arresto come una "ingiustizia subita", andando su tutte le furie all’arrivo della polizia. La donna, che lavorava in un centro di riabilitazione, era entrata in contatto con l’uomo in passato, per ragioni professionali: lui era uno dei pazienti in cura da lei per un percorso di riabilitazione fisioterapica. Da allora è iniziato l’incubo: pedinamenti e minacce all’ordine del giorno, così come i continui messaggi lasciati nella cassetta della posta o sul parabrezza dell’auto. Così per oltre vent’anni. Nemmeno il matrimonio con un altro uomo è bastato a convincere il fedelissimo stalker a mettersi l’anima in pace e ad abbandonare il suo sogno adolescenziale. Sempre per la stessa vicenda, l’uomo era stato già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, nel maggio del 2010. L’unico periodo di interruzione di questa "campagna di stalkeraggio" era legato ad un periodo di detenzione scontato dall’indagato per un anno, per un episodio di violenza sessuale in danno di una ragazza, anch’essa vittima delle sue persecuzioni. Tornato in libertà, però, l’uomo si è riproposto con il suo “assedio quotidiano”. Così fino al suo arresto, ieri mattina: la misura cautelare è stata eseguita ieri dagli agenti della squadra mobile di Foggia su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Antonio Buccaro, su richiesta del pm Dominga Petrilli.

di Redazione