"Non riusciremo a nominare i prof in tempo per l'inizio dell'anno", la protesta dei lavoratori degli uffici scolastici provinciali
“Il personale degli Uffici scolastici provinciali, già stremato da anni di sacrifici e dalla gestione di procedure complesse con un numero di lavoratori esiguo, non è più in grado di assicurare l’ordinario svolgimento delle funzioni”. Lo scrivono in una nota i rappresentanti dei lavoratori.
PERSONALE ESIGUO. In questi mesi - continua la nota - si sono accavallate numerose procedure da gestire contemporaneamente: aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento, aggiornamento delle Graduatorie provinciali per
le supplenze, oltre alle consuete procedure di gestione degli organici e della mobilità del personale
docente, educativo e ATA. Tutto questo con unità di personale esigue (essendo gli uffici composti
sovente da dipendenti non ministeriali), costretto ad accumulare decine di ore di lavoro
straordinario, retribuito solo in minima parte, e a rinunciare sistematicamente alle ferie nel periodo
estivo.
IL CONCORSO E LE SCADENZE. Il cronico disinteresse dell’Amministrazione - scrivono i lavoratori - verso questo problema non troverà soluzione nel
concorso in fase di svolgimento per l’assunzione di 304 funzionari per il Ministero dell’Istruzione,
sia perché 304 funzionari sono pochissimi sia perché numerose saranno le rinunce di chi, ben
consapevole delle proibitive condizioni di lavoro degli Uffici territoriali e avendo vinto altri
concorsi, sceglierà altri enti pubblici. Finora il rispetto delle scadenze è stato assicurato mediante l’accumulo di ore ed ore di lavoro
straordinario, peraltro non riconosciuto se effettuato in smart working. I sacrifici fatti negli anni
scorsi non sono più sostenibili né sufficienti per concludere nei tempi previsti tutti gli adempimenti
istituzionali di competenza.
Ogni disservizio o ritardo nello svolgimento dei compiti istituzionali non potrà in alcun modo
essere imputabile al rendimento del personale rimasto in servizio, ma solo e soltanto alla grave
carenza di personale che non consente lo svolgimento dell’ordinaria attività. Il personale degli
Uffici pugliesi comunica sin da ora che non sarà in grado di rispettare le scadenze dettate dall’avvio
dell’anno scolastico.
I RECLAMI. Alle problematiche note appena citate - prosegue la nota - quest’anno si aggiungono numerosissimi adempimenti in
materia di GPS riguardanti migliaia di candidati, i quali reclamano punteggi diversi, l’impossibilità
di effettuare la scelta sedi e via dicendo.
Gli Uffici Scolastici della Puglia, così come di tutta Italia, continuano a ricevere in queste ore
centinaia, se non migliaia, di reclami. Le unità di personale esistenti non sono nelle condizioni di
fronteggiare questa ondata di reclami e portare a termine i compiti nei tempi stabiliti!
Finché ciò non accadrà, l’unica soluzione sarà la dilatazione delle tempistiche: non è pensabile
che, agli inizi di settembre, siano nominati tutti i supplenti per coprire le cattedre disponibili. Come
ormai sperimentato negli ultimi anni, le operazioni compiute in fretta determinano continue
rettifiche delle nomine e un continuo spostamento dei supplenti da un’Istituzione scolastica all’altra,
a maggior ragione quando verranno pubblicate graduatorie errate.
Senza contare le ricadute a livello di contenzioso che simili operazioni genereranno in
futuro, con danni incommensurabili per l’Erario dello Stato.
Nello stabilire i tempi di avvio dell’anno scolastico, il Ministero deve ascoltare anche i
sindacati rappresentativi del suo personale e non solo i sindacati del personale scolastico.
Anche nella predisposizione delle piattaforme per il reclutamento, il Ministero dovrà tenere
conto dell’esperienza maturata a livello provinciale. Finora invece tutto è deciso a livello centrale,
senza la minima consapevolezza delle problematiche che possono sorgere nei casi concreti.
LO STATO DI AGITAZIONE. Qualora ciò non dovesse accadere - concludono i lavoratori - il personale effettuerà l’orario di lavoro normativamente
previsto, rifiutando di svolgere lavoro straordinario secondo le modalità previste dalla normativa
legale e contrattuale vigente, impedendo pertanto di nominare supplenti per l’a.s. 2022-2023.
I Ministri dell’Istruzione, passati e attuale, non hanno affrontato il cronico problema della
carenza di personale negli Uffici scolastici regionali e provinciali, limitandosi all’inizio di ogni
anno scolastico ad elogiare il personale della scuola e dimenticandosi di chi svolge tutti gli
adempimenti necessari per il corretto e regolare avvio dell’anno scolastico.
Il personale degli Uffici scolastici pugliesi proclama lo stato di agitazione per sensibilizzare
l’opinione pubblica e richiedere la dovuta attenzione degli organi di governo rispetto alle
problematiche appena descritte.