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  • Pubblicata il: 15/10/2012 17:08:05

Piazza Mercato e il "treno" della vergogna, tra sangue, rifiuti e sporcizia - FOTO

La denuncia di Link, Uds e Rete della Conoscenza

La denuncia, questa volta, arriva tramite posta elettronica. Forte, chiara e concisa, firmata dalle associazioni Link Foggia, Uds Foggia e Rete della Conoscenza Puglia. Oggetto della lettera/denuncia è lo stato di degrado in cui versa il “treno” di piazza mercato, il treno della vergogna, oggetto di tante polemiche ed altrettante denunce. Ma a giudicare dalle foto scattate dal cartello di associazioni, durante un blitz di ricognizione dello stato dei luoghi, nella struttura in vetro e metallo la situazione è diventata davvero insostenibile, pericolosa per la salute pubblica.
La lettera/denuncia. “Prima dell'assemblea studentesca dello scorso 6 ottobre, abbiamo avuto la “geniale” idea di visitare la struttura di Piazza Mercato, abbandonata da anni al degrado e all'inciviltà, come già denunciato da molte associazioni e da noi durante l'ultimo Critical Mass. Per entrare nel “treno” non serve il biglietto: non ci sono i pannelli delle porte di entrata, l'accesso è libero. Purtroppo la sorpresa che ci aspettava non era delle migliori. Oltre alla sporcizia, ai vetri rotti e i rifiuti, abbiamo trovato sangue e tante siringhe: facile capire a cosa siano servite. Le immagini parlano chiaro. La nostra curiosità è diventata disgusto e il disgusto è diventato sgomento: e se ci entrasse un bambino? L'accesso, come detto, è libero e un bambino potrebbe entrarvi senza difficoltà alcuna".
Gli interrogativi del cartello di associazioni. "Possiamo veramente lasciare una piazza del centro storico nel degrado più totale, quando ci sono associazioni che continuano a pagare affitti e utenze nelle proprie sedi e ad affittare spazi privati per eventi o manifestazioni di interesse pubblico? Il 12 ottobre, durante la mobilitazione studentesca convocata dall’Unione degli Studenti, abbiamo riportato in piazza il tema degli spazi pubblici. E’ un discorso che, secondo noi, si lega strettamente a quelli della formazione: i primi spazi di aggregazione dovrebbero essere le scuole e le università, attualmente in gravi difficoltà e costrette a chiusure anticipate, a tagliare sul personale e, molto spesso, inagibili o con gravi problemi (per non dire proprio mancanza) di strutture. Vogliamo spazi sociali in cui confrontarci, crescere, discutere, sfogare la nostra creatività. Pensiamo che dotare i giovani di uno spazio proprio debba essere uno dei primi passi per cercare di allontanarli dai “brutti giri”, dall’illegalità e per riavvicinarli alla Politica. Siamo infatti contrari all’antipolitica e al populismo dilagante, ma siamo anche consapevoli che questa è una classe dirigente che non ci rappresenta e non ci ascolta. Vogliamo ripartire da questi spazi per riprenderci la Politica e per prendere per mano il nostro futuro".

di Redazione