“Piccoli giornalisti crescono”, vince Martina
Pinto della Foscolo-Gabelli
All’alunna di Foggia il
premio del mese di febbraio
Va a Martina Pinto della 3L della scuola Sec. I Grado "Foscolo-Gabelli" di Foggia il premio “Piccoli giornalisti crescono” del mese.
LA CERIMONIA. Lunedì 29 marzo (ore 16.00) è in programma la diretta live per la premiazione (sui canali social de ilSottosopra), alla presenza della Dirigente Scolastica prof.ssa Giuliarosa Trimboli e dei collaboratori del premio, giunto alla terza edizione. L’articolo vincitore sarà pubblicato su Foggia Città Aperta e ilSottosopra.
LA TRACCIA. Il tema era incentrato su “L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Dante Alighieri, v.145, Canto XXXIII Paradiso). L’amore come motore e ingranaggi dell’esistenza umana, che può cambiare i destini di ognuno, strappando alla morte e all’oblio: partendo da una vicenda dell’attualità o della storia, l’invito era quello di provare a convincere un pubblico di scettici dell’importanza dell’amore, della cura e del sacrificio.
I PARTNER. Il concorso, patrocinato dall’ Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio V – Ambito territoriale Foggia (ex provveditore) e da Foggia Città Aperta, La Città del Cinema e dalla libreria Ubik di Foggia, è finalizzato ad avvicinare i giovani al giornalismo e all’arte del raccontare i fatti quotidiani, tramite l’attività di comunicazione, per favorire la formazione e lo sviluppo delle coscienze.
IL TEMA SUCCESSIVO. Infine, ricordiamo il tema del mese di marzo che riprende Leonardo Sciascia e il suo “Il giorno della civetta”: «La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c’è più né sole né luna, c’è la verità». Fermarsi alle apparenze del reale, tacere o voltare le spalle significa nutrire le ingiustizie della nostra società. La verità costa fatica, poiché bisogna arrivare fin dentro a un pozzo per poterla far emergere. Ma una volta trovata, si comincia a costruire un mondo più giusto. Agli alunni viene chiesto di raccontare nell’articolo una storia di ingiustizia taciuta che li ha particolarmente colpiti e che vorrebbero denunciare a tutti.