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  • Pubblicata il: 03/04/2013 16:24:00

Pirateria informatica sul Conto Amica, consegnato l'hardware di studio

La precisazioni dell'avvocato Luigi Treggiari

Dopo la pubblicazione delle notizie relative alla sottrazione di fondi della curatela e dopo aver informato il Giudice Delegato al fallimento che ne ha dato autorizzazione, interviene l’avvocato Luigi Treggiari, avvocato difensore della curatela del Fallimento Amica s.p.a.
LA NOTA DELL'AVV. TREGGIARI. “Dopo l'autorizzazione del Tribunale di Foggia a svolgere l'esercizio provvisorio del servizio pubblico – scrive Treggiari - ed al fine di agevolare lo svolgimento delle innumerevoli operazioni bancarie in entrata ed in uscita, il Giudice Delegato autorizzò ad operare con servizio di home banking sul conto corrente appositamente aperto presso la filiale di Foggia, corso Garibaldi, del Monte dei Paschi di Siena s.p.a..
 La scelta dell'istituto bancario è stata disposta con la sentenza dichiarativa di fallimento in quanto il Monte dei Paschi di Siena s.p.a. risulta tra gli istituti convenzionati con il Tribunale di Foggia Sezione Fallimentare.
LA VICENDA. Dalla consultazione via internet dello stato del conto la curatrice si rendeva conto che il saldo era notevolmente inferiore a quanto avrebbe dovuto essere e da una immediata verifica apprendeva con assoluta sorpresa che in data 04 e 06.03.2013 erano stati disposti nr.6 rimesse di fondi, tramite bonifico,  per un importo complessivo di circa 1 milione di euro e si è appreso successivamente in banca con destinazione estero (in gran parte paesi con fiscalità di vantaggio).
 La curatrice ha immediatamente denunciato la sottrazione alla Polizia Postale di Foggia ed informato il Giudice Delegato ed il Comitato dei Creditori.
 Immediatamente è stato anche spontaneamente consegnato agli inquirenti l'hardware di studio perché fossero effettuate le necessarie verifiche.
L'INDAGINE. Sull'hardware in questione è installato  (regolarmente aggiornato) il software di sicurezza consigliato ufficialmente  dal Monte dei Paschi di Siena s.p.a. per il servizio di home banking e per accedere a tale servizio necessita una password che è assolutamente segreta.
 Va ancora detto che dall'estratto dei movimenti ricevuto dall'istituto bancario, risulta che la dicitura dei bonifici incriminati è del tutto diversa da quella riportata nelle operazioni disposte con il servizio di home banking, il che fa pensare ad una intromissione esterna nel sistema.
 Attualmente su tali gravissimi fatti sta indagando la Polizia Postale di Foggia ed i collegati organi di polizia, le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Bari (ove per legge è costituito un pool per i reati informatici che ha competenza su tutto il Distretto della Corte di Appello).
IL GIUDICE. Su richiesta della curatrice il Giudice Delegato mi ha nominato difensore di fiducia della persona offesa ed in tale qualità sto offrendo alla Procura della Repubblica di Bari ed agli investigatori ogni collaborazione.
 Per gli aspetti civilistici della questione il Giudice Delegato ha nominato altri legali che hanno già intrapreso le necessarie ed opportune azioni.
 Il riserbo delle indagini impedisce a me ed alla curatrice di fornire ulteriori informazioni.

di Redazione