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  • Pubblicata il: 21/04/2020 16:43:26

Policlinico Riuniti, probabile focolaio causato da 'falso negativo': 11 contagi, 2 deceduti

Chiuso il reparto di Medicina Universitaria per il picco di positivi al coronavirus

È a rischio focolaio il Riuniti di Foggia. Nel policlinico foggiano, l'intero reparto di Medicina Universitaria è stato chiuso dopo che 10 pazienti, di cui 2 deceduti, e un medico sono risultati positivi al coronavirus. Intanto una geriatra che ha contratto la malattia è ricoverata in Malattie Infettive e un infermiere dello stesso reparto è in rianimazione.

I CONTAGI. Nell'ospedale foggiano è accaduto quello che tutti temevano: un paziente falso negativo, ricoverato per oltre dieci giorni nel reparto di Medicina Interna Universitaria, ha causato una catena di contagi allarmante. Al momento in cui scriviamo, sono già dieci i pazienti risultati positivi mentre un medico con febbre, già positivo al primo screening, attende l'esito del secondo tampone. Si teme un aumento del numero di contagiati dopo che giungeranno i risultati dei tamponi effettuati sul restante personale dei reparti.

IL FALSO NEGATIVO. È andata così. Un signore con problemi respiratori cronici, lo scorso 4 aprile si è recato in pronto soccorso per un riacutizzarsi del quadro clinico. Al paziente sono stati effettuati per due volte i tamponi, risultati entrambi negativi. A quel punto è stato ricoverato in Medicina Universitaria da dove lo scorso 15 aprile è stato dimesso in condizioni tranquille. Lo scorso 18 aprile si è invece ripresentato in pronto soccorso, con febbre, risultando positivo al tampone. Al momento è ricoverato sotto osservazione in rianimazione ma, intanto, è scattato l'allarme.

IL FOCOLAIO. Come detto, è stata ricostruita la catena dei contatti. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a tampone e in dieci sono risultati positivi. Due di essi, purtroppo, sono deceduti. I restanti pazienti sono stati trasferiti nei reparti Malattie Infettive e Pneumologia. Il rischio di un focolaio in atto è concreto. Una geriatra che aveva contratto in servizio il coronavirus, dopo alcuni giorni a casa, si è dovuta ricoverare per un peggioramento delle condizioni respiratorie; un infermiere dello stesso reparto è in rianimazione. Sono in tutto nove gli attuali ricoverati in terapia intensiva.

OSPEDALI A RISCHIO. Il caso riapre il tema spinoso del controllo dei contagi all'interno degli ospedali dove il nascere di focolai può rallentare il passaggio alla fase 2. Sino a oggi, all'interno del Policlico Riuniti due pazienti positivi, identificati nel reparto di Medicina Interna e Medicina Universitaria, erano stati isolati e il contagio è rimasto circoscritto. In questo caso per oltre dieci giorni un paziente ha vissuto all'interno dei reparti. Sotto accusa non è la cosiddetta 'zona grigia', attiva da solo una settimana e ritenuta lo strumento per filtrare gli ingressi in ospedale. I risultati di questa organizzazione si vedranno nei prossimi giorni. Per il direttore generale Vitangelo Dattoli, intanto, si presenta il primo banco di prova importante nel contenimento della diffusione del virus.

di Michele Gramazio