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  • Pubblicata il: 27/06/2023 12:26:34

Mobilità sostenibile e ambiente, il quarto Polis Lab per ripensare Foggia

Appuntamento fissato il 30 giugno nel chiostro di Santa Chiara

Nuovo appuntamento con il progetto di innovazione sociale dei Polis Lab. La quarta tappa del percorso ideato da Progetto Concittadino e La Libertà Civile per promuovere la partecipazione attiva alla vita pubblica e alla gestione delle risorse del territorio si concentrerà su ambiente e mobilità sostenibile. L’appuntamento è fissato per venerdì 30 giugno alle 18.30 presso il Chiostro di Santa Chiara a Foggia (ingresso libero).

IL PROGRAMMA. Il Polis Lab vedrà la partecipazione dell'associazione DiVento e ad arricchire il dibattito ci saranno gli interventi dei Cicloamici Fiab Foggia, di Francesco Strippoli per La Società Civile, Vincenzo Rizzi per il Centro studi naturalistici e Maurizio Marrese, naturalista e presidente WWF Foggia. Il moderatore sarà Beppe di Brisco, che presenterà anche un focus sulla “ Città del futuro”.

LA MENTALITA’. Ospite dell’incontro il dott. Antonio Consiglio, psicologo della Mobilità, autore del libro “Cambiare mobilità/ Cambiare mentalità”. Con lui si affronterà il tema di “come fare a cambiare la ‘testa’ delle persone per far loro smettere di usare l’auto, come far preferire la bici, il monopattino e i mezzi pubblici. E ancora, come fare a convincerle che le cinture di sicurezza vadano sempre indossate e che vanno rispettati i limiti di velocità”.

TEMA PRIORITARIO. “Come attivisti – evidenziano i coordinatori di Progetto Concittadino e La Libertà Civile, Antonio de Sabato e Alessio Lusuriello - riteniamo che il tema scelto non sia casuale o marginale ma prioritario se si vuole davvero trasformare la città. È possibile far convergere le competenze e le energie migliori attorno ad un'unica idea di sviluppo della città. Siamo convinti che anche a Foggia sia possibile cambiare l’azione quotidiana delle persone nella scelta della modalità di spostamento perché, come il dott. Consiglio scrive nel suo libro, più o meno queste sono le domande che si pone una schiera di associazioni ambientaliste e di parenti di vittime della strada, tecnici della viabilità, forze dell’ordine, politici, società di trasporto pubblico e altri portatori di interesse”.

di Redazione