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  • Pubblicata il: 29/11/2023 18:14:20

Natale "troppo sobrio", sui social la provocazione 'nostalgica' di Raffaele Di Mauro

"Trovate le differenze... ma fatelo con sobrietà". Raffaele Di Mauro non ha resistito alla 'provocazione' social sul clima (poco) natalizio che, per ora, si respira in città. E così il candidato sindaco di centrodestra, appena sconfitto alle elezioni da Maria Aida Episcopo, ha postato un collage con i fasti colorati - con tanto di ruota panoramica - del 2019 a confronto con le luminarie allestite, finora, in centro a Foggia. 

IL CONFRONTO. Il riferimento è, ovviamente, anche ai numerosi interventi dei giorni scorsi relativi a un'idea di Natale meno 'caotico' e, appunto, più "sobrio" rispetto alle festività landelliane. E' indubbio che, soprattutto durante la prima amministrazione Landella, le festività natalizie siano state ravvivate e animate dalle scelte dell'allora sindaco e della sua giunta, contribuendo anche a popolare oltremodo la città e renderla attrattiva turistica soprattutto nella Vigilia di Natale. Altrettanto corretto, però, è ritenere che fosse poi degenerato il divertimento, rendendolo meno festoso  e allegro ma molto più 'rumoroso'. Un giusto mix - magari riprendendo le prime esperienze landelliane ma evitandone gli eccessi - potrebbe risultare vincente.

IL PASSATO. Quella che non appare vincente è, invece, la modalità di critica di Di Mauro: se giustamente nel recente passato ha invitato Maria Aida Episcopo a evitare di prendersi meriti non suoi (come ad esempio nel caso delle assunzioni di nuovi agenti di Polizia Locale perché atto già previsto), c'è il rischio che partire con i confronti e le provocazioni dal sapore 'nostalgico' faccia di Di Mauro un "né carne né pesce". Perché se nel momento più delicato e rischioso il candidato sindaco di centrodestra si è preso il carico della discontinuità da Landella - non riconosciuta dall'elettorato (e da qualche suo alleato) -, ora a giochi fatti (ma persi) finisce per fare esempi che intendono rivalutarne l'esperienza. Non che di Landella si possa o debba dire politicamente solo male, ma se si vuole rappresentare qualcosa di alternativo, andare a riesumare le foto del (discutibile) passato probabilmente non è la strategia ideale. 

di Redazione