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  • Pubblicata il: 15/10/2021 14:54:49

Preso il trio delle truffe agli anziani: migliaia di euro e monili ottenuti con la “finta telefonata”

A finire in manette, V.P., classe 1974, G.C. classe 1957, S.S., classe 1992, tutti gravati da numerosi precedenti di polizia. Si sono resi responsabili del reato di truffa nell’ambito dell’operazione condotta dai Carabinieri di Manfredonia, finendo in arresto in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Repubblica. Sono cinque le truffe in danno di anziani in diversi comuni della Provincia di Foggia, attuate tra ottobre 2020 e maggio 2021. I malfattori sono riusciti a impossessarsi di diverse migliaia di euro e di numerosi monili in oro.

LA TELEFONATA. Nello specifico dell’operazione denominata “Contro le truffe agli anziani”, nell’ottobre dello scorso anno, in Manfredonia (FG), V.P. e S.S., con artifici e raggiri, hanno consumato due truffe in danno di anziane donne ultraottantenni. Nel primo caso, la donna riceveva una telefonata da parte di un uomo che si presentava come il nipote Mario, il quale le chiedeva aiuto perché si trovava in forte difficoltà e le chiedeva di pagare un pacco a suo nome che stava per esserle consegnato. Subito dopo suonava alla porta un soggetto che le chiedeva la somma di euro 4.800 per poter lasciare il pacco. La donna consegnava la somma, ma il sedicente postino le riferiva che per la consegna di un ulteriore pacco era necessario altro denaro.

25MILA EURO. Nel mentre, complice una donna allo stato non identificata, la vittima riceveva un’ulteriore telefonata con la quale le veniva richiesto di consegnare tutto il denaro disponibile, cosicché l’anziana, confusa, impaurita e raggirata, consegnava in totale 25.800 euro. Nel secondo caso, invece, la donna, molto spaventata e confusa, si presentava presso la caserma dei Carabinieri Manfredonia con il figlio e denunciava di essere stata contattata da un uomo al telefono il quale le riferiva che il figlio doveva sbrigare alcune pratiche urgenti presso l’ufficio postale e per questo non poteva spostarsi. Poco dopo un uomo si presentava alla sua abitazione e con “abilità”, riusciva a sottrarle 400 euro, un bracciale, 3 anelli ed una collana in oro, lasciandole in cambio due pacchi risultati poi contenere caffè.

ALTRI COMUNI. Truffe simili, con lo stratagemma della “finta telefonata”, sono state messe in atto nello stesso periodo sia a Deliceto e sia a Castelluccio Valmaggiore, con danni alle vittime rispettivamente di 280 e 2.100 euro. A maggio scorso, invece, gli stessi truffatori perpetravano una truffa in danno di una ultraottantenne, facendosi consegnare mediante artifici e raggiri la somma di euro € 500 e la fede nunziale in oro.

TELECAMERE. Preziose per le indagini sono state le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nelle zone adiacenti le abitazioni delle vittime, tramite le quali è stato accertato che per compiere i reati, gli autori utilizzavano una fiat 500 L e una fiat punto noleggiate a Napoli. La svolta nelle indagini c’è stata quando i militari dalla Stazione Carabinieri di Manfredonia, dopo aver appreso la data della riconsegna dell’auto, si sono recati a Napoli e, in abiti civili, sono riusciti a bloccare e a identificare due degli odierni indagati. All’interno dello zainetto che uno dei due indossava veniva trovato un rotolo di scotch compatibile con quello usato per imballare i pacchi di caffè consegnati alle vittime, nonché i telefoni cellulari sui quali sono stati effettuati i successivi accertamenti.

ULTIMA TRUFFA. Anche a Candela, infine, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza un truffatore seriale 30enne, autore di ennesima truffa nei confronti di una 82enne del posto. Il malfattore, spacciandosi per un corriere che doveva consegnare un pacco a nome e per conto di un nipote della anziana, preannunciava telefonicamente la propria visita. Quindi dopo pochi minuti l’uomo si è presentato in casa dell’anziana, che ha trovato da sola e, dopo averla irretita, si è fatto consegnare la somma di denaro contante pari ad euro 150,00 nonché numerosi monili in oro a saldo del prezzo per la cessione del pacco ordinato.

di Redazione