Viveva da otto mesi segregata in casa dal figlio, il quale gestiva la pensione della madre ottantenne senza provvedere al pagamento delle bollette, quindi costringendola a vivere senza acqua, riscaldamento e senza la possibilità di prepararsi pasti caldi. “E’ tutta colpa di Monti e della crisi” si giustificava il 50enne agli occhi della madre, vittima di maltrattamenti che arrivavano anche a percosse e lesioni.
I MALTRATTAMENTI. Da quattro mesi la donna viveva completamente al buio in casa, senza contatti con il mondo esterno, costretta a nutrirsi solo di pasti freddi come pane e pomodoro, era arrivata a perdere 40 kg. Come se non bastasse, l’uomo - separato e senza lavoro - era solito picchiare la madre con il bastone che lei stessa usava per deambulare, provocandole evidenti segni su volto, torace, braccia e gambe, oltre a varie costole fratturate.
La visita specialistica del medico legale ha appurato le terribili condizioni - fisiche e psicologiche - in cui versava la donna, riscontrando lesioni gravi e da alcuni segni al collo, anche un tentativo di stangolamento.
LA DENUNCIA. Una situazione talmente tragica e crudele che ha spinto qualcuno, in forma anonima, a mettere tutto nero su bianco in un esposto alla questura. La denuncia ha permesso agli agenti della squadra mobile di avviare le indagini e scoprire quanto accadeva da mesi nell’appartamento dell’anziana donna e del figlio 50enne.