Princes e Casa Sankara insieme per la filiera etica: 32 lavoratori da inserire nella campagna ‘23
Princes Industrie Alimentari, il principale trasformatore di pomodoro del Mezzogiorno italiano, e Ghetto Out-Casa Sankara, organizzazione di volontariato impegnata nella creazione di una realtà alternativa e legale al ghetto, hanno annunciato un protocollo di intesa per l’inserimento socio-lavorativo di 32 cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità ospiti di Casa Sankara.
LAVORO ETICO. Il protocollo – fanno sapere dalla Princes con una nota stampa – rappresenta un ulteriore tassello dell’impegno rivolto da entrambe le realtà alla lotta contro lo sfruttamento e il caporalato, andando a scardinare le complessità strutturali della filiera. Questa azione congiunta, inoltre, rientra nell’ambito di Lavoro Senza Frontiere, il progetto che Princes Industrie Alimentari ha avviato nel 2018 in collaborazione con le Caritas di Foggia e di Lucera, volto a promuovere condizioni di lavoro etico nella filiera del pomodoro e che ha portato all’assunzione, dopo adeguata formazione, di migranti nello stabilimento di Foggia, per condurre diverse attività dell’azienda e ricoprire ruoli in base alle loro attitudini e competenze. Il protocollo appena siglato prevede la formazione di risorse selezionate sui principali temi di sicurezza e di espletamento delle attività connesse alla raccolta e alla lavorazione del pomodoro Made in Capitanata.
SANKARA. Ghetto Out – Casa Sankara è un progetto partito sin dal 2012 in modo informale per l’iniziativa di un gruppo di migranti africani. Nel tempo si è strutturato, dandosi una veste giuridica, riuscendo progressivamente ad attivare servizi e progetti in partenariato con le istituzioni e gli enti territoriali preposti alla tutela dei diritti dei lavoratori, nonché dei diritti alla cura e alla salute, grazie a cui oggi accoglie 400 migranti nella foresteria impiantata dalla Regione Puglia nell’azienda agricola Fortore, garantendo loro accoglienza e accompagnamento. Ghetto Out-Casa Sankara in quanto ente attuatore dei Programmi Su.Pr.Eme e P.I.U. Su.Pr.Eme per la lotta allo sfruttamento e l’emersione dall’illegalità e l’inserimento lavorativo e sociale della Regione Puglia, da due anni sta realizzando Azioni volte all’orientamento, alla formazione, alla qualificazione professionale e all’inserimento abitativo e lavorativo dei migranti che accoglie nella foresteria.
LAVORO SENZA FRONTIERE. Il progetto Lavoro Senza Frontiere negli anni si è esteso fino a coinvolgere un totale di nove lavoratori, di cui sei provenienti dalla Nigeria, uno dal Senegal, uno dal Burkina Faso e uno dal Gambia. I primi quattro migranti inseriti all’avvio del progetto fanno tuttora parte dell’azienda. Il protocollo tra le due realtà della Capitanata rappresenta oggi uno strumento di valore per l’integrazione sociale di cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità nel territorio pugliese e punta a diffondere una cultura del lavoro dignitoso, basata su uguaglianza e pari opportunità. Esso dimostra l’efficacia della collaborazione tra le parti coinvolte nella filiera per garantire migliori condizioni di lavoro e di vita nel territorio pugliese e generare un impatto positivo per la comunità..