Processo a Landella, si torna in aula col supertestimone. Intanto la pronuncia della Cassazione può far ‘saltare’ le intercettazioni
Sarà ascoltato il manager Luca Azzariti che secondo l’accusa subì un tentativo di concussione
È fissata per domani – 24 aprile – alle ore 11 – la nuova udienza del processo per concussione e corruzione a carico dell’ex sindaco del Comune di Foggia, Franco Landella nel corso della quale sarà ascoltato (salvo ulteriori rinvii) il testimone Luca Azzariti.
LA NUOVA UDIENZA. Sarà una tappa del processo importante quella in programma presso la Corte d’Assise del tribunale di Foggia. I giudici in primo luogo dovranno sciogliere la riserva sull’utilizzabilità di una serie di intercettazioni che riguardano, tra l’altro, le conversazioni avvenute tra Franco Landella e Luca Azzariti all’epoca dei fatti procuratore della Gi.One, società interessata all’appalto per la pubblica illuminazione.
LE INTERCETTAZIONI. La questione è prettamente tecnica ma potrà rivelarsi dirimente per l’esito del giudizio. In ‘gioco’ vi è l’utilizzabilità o meno di una serie di intercettazioni su cui si basano le accuse, tra cui le conversazioni avvenute tra Luca Azzariti e Franco Landella. Il decreto Bonafede, entrato in vigore il 31 agosto 2020, aveva consentito infatti l’utilizzo di intercettazioni anche in giudizi per reati connessi a quelli per cui erano state in un primo tempo autorizzate. Nella vicenda che riguarda l’ex sindaco, tuttavia, l’autorizzazione alle intercettazioni riguarda reati iscritti prima dell’entrata in vigore del decreto. Dinanzi all’eccezione dei legali difensori di Landella, i giudici si sono riservati di decidere. Ora le Sezioni Unite della Cassazione, con un’ordinanza dello scorso 18 aprile, sono giunte a ‘dare una mano’ all’ex sindaco con un’interpretazione rigida e, per la verità, non esente da critiche. Secondo gli ermellini l’utilizzabilità delle intercettazioni per reati connessi è possibile solo per reati originariamente iscritti anch’essi dopo il 31 agosto 2020. Domani il collegio presieduto dal magistrato Armando dello Iacovo sarà chiamato a sciogliere la riserva e difficilmente si discosterà da tale interpretazione.
LA TESTIMONIANZA. I giudici, poi, ascolteranno il testimone Luca Azzariti, attuale presidente della Sezione Terziario di Confindustria Foggia. Si tratta di una deposizione molto attesa in quanto intorno alla sua figura verte l’accusa di concussione per Franco Landella. Azzariti registrò una conversazione avvenuta nel marzo del 2020 con il primo cittadino dell’epoca e riferì immediatamente l’accaduto all’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino. Secondo l’accusa, Landella avrebbe minacciato di “mandare a puttane” il project financing della pubblica illuminazione nel caso in cui non avesse pagato una cifra in suo favore di un milione di euro poi ‘scontata’ a 300mila euro. Salvo ulteriori rinvii, i giudici per la prima volta potranno ascoltare la versione accusatoria dalla viva voce del protagonista.