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  • Pubblicata il: 03/12/2014 09:36:01

Provincia, altolà della Corte dei Conti: 60 giorni per evitare il dissesto finanziario

La pronuncia a seguito dell'ispezione del marzo 2013

La Corte dei Conti “ha evidenziato la presenza di numerose irregolarità e criticità rilevanti” nel rendiconto 2011 della Provincia di Foggia e per tale motivo ha assegnato un termine perentorio di 60 giorni all'Ente per presentare un piano di rientro dei debiti ed evitare la procedura di “dissesto guidato”.
DEBITI ABNORMI. È questo l'esito del controllo dei giudici contabili sul bilancio 2011. A preoccupare la Corte dei Conti è, in particolare, la presenza di debiti certi, liquidi ed esigibili che al 31 dicembre 2011 ammontavano a oltre 100 milioni di euro. Un ammontare abnorme, accumulatosi negli anni a seguito di un mancato controllo sui residui passivi, che attualmente si attesterebbe alla metà ma che da Palazzo Dogana, in appena due mesi, dovranno dimostrare di poter coprire attraverso un piano di pagamento da spalmare nei prossimi tre anni. In caso di inadempimento o, nel caso in cui il piano non sarà valutato credibile, spetterà al Prefetto avviare la procedura propedeutica al dissesto.
QUASI 700 MUTUI, ALCUNI RISALENTI AGLI ANNI '60. Sull'orlo del baratro, insomma, anche se scrive la Corte dei Conti “la situazione è ancora recuperabile”. La questione legata ai debiti non è l'unico rilievo sollevato. L'analisi ha fatto emergere l'esistenza di uno spropositato numero di mutui, alcuni accesi anche per finanziare spese correnti. Quasi 700 prestiti nel momento in cui è avvenuto il controllo, un numero ora sceso a 647 a seguito delle prime operazioni di risanamento. Colpisce che alcuni di questi mutui siano stati stipulati oltre cinquant'anni fa e risalgano agli anni '60. Ma l'aspetto più paradossale è che sarebbe bastata una semplice “letterina” alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenere l'erogazione dei fondi residui. In totale 21 milioni di euro che, scrive la Corte dei Conti “potevano essere utilizzati per finanziare altre opere, senza accendere nuovi mutui e senza sostenere nuove ed ulteriori spese”.
RISORSE SPRECATE. In sostanza da una parte sono state lasciate per anni risorse inutilizzate presso la Cassa Depositi e Prestiti che potevano essere dedicate ad investimenti, dall'altra sono stati pagati i relativi interessi (un importo di 7 milioni di euro sul totale dei mutui) sottraendo ulteriori risorse all'Ente. Sul fatto poi che sono stati accesi mutui anche per finanziare spese correnti spetterà alla Sezione giurisdizionale valutare se applicare le previste sanzioni pecuniarie agli amministratori.
IL CAMBIO ASSESSORE. L'approvazione del rendiconto 2011 era stato “traumatico” anche da un punto di vista politico. L'assessore del tempo Matteo Cannarozzi si era dimesso proprio in procinto dell'approvazione del bilancio: c'è chi dice perchè avrebbe già allora voluto applicare una drastica riduzione delle spese. Al suo posto arrivò Raffaele Di Ianni e il documento alla fine fu approvato e salutato come la rappresentazione di un Ente virtuoso.

LE ALTRE ILLEGITTIMITA'. Il controllo dei giudici contabili, a seguito dell'ispezione ministeriale del marzo 2013, si è allargato anche ai bilanci dal 2008 al 2012, periodo in cui tra gli altri si è succeduto come assessore Leonardo Di Gioia, poi passato alla Regione. Su quel periodo, la pronuncia della Corte dei Conti fa emergere ulteriori illegittimità quali: la mancata trasmissione alla Procura contabile dei provvedimenti di riconoscimento di debiti fuori bilancio; la mancata comunicazione degli incarichi assegnati e la ricapitalizzazione di diverse società partecipate, prime fra tutte la Diomede srl, balzata all'attenzione tempo fa per il concorso “blindato” emanato dalla Provincia. Per quest'ultimo aspetto si parla anche di ipotesi di danno erariale. Rilievi infine, sui compensi al personale, argomento anche questo che secondo la Sezione di Controllo “potrebbe integrare rilevanti ipotesi di danno erariale” e sono già all'attenzione della Procura.

 

DALL'ENTE: “DIMOSTRATO PROFESSIONALITA' DEGLI UFFICI”. Eppure dagli uffici, la pronuncia della Sezione di Controllo non preoccupa. “Dalle risultanze della deliberazione della Sezione Regionale di Controllo, appare chiara la legittimita' degli atti e dei procedimenti di bilancio relativi al periodo 2008-2012 correlati al rispetto del Patto di Stabilita' – ha commentato la dottoressa Rosa Lombardi, dirigente dei servizi finanziari della Provincia di Foggia - pertanto e' stata riconosciuta la regolarita' delle complesse attivita' di natura economico finanziaria ed il rispetto degli equilibri di bilancio, Tutto questo – a giudizio della dirigente - sancisce, ancora una volta, l'elevata professionalita' degli Uffici Finanziari dell'Ente e l'assoluto rigore nelle procedure”.

di Redazione