Un tavolo tecnico interforze, per capire cosa sta accadendo in città e come correre - eventualmente - ai ripari. E' in corso, in queste ore, in Prefettura, il tavolo tecnico monotematico voluto e ottenuto dal prefetto di Foggia, Luisa Latella.
L'INCONTRO. Un vertice sul tema della Pubblica Sicurezza reso necessario dalla preoccupante escalation di episodi di criminalità diffusa: dagli attentati incendiari ai danni di attività commerciali all'episodio apicale, l'agguato con tanto di pistolettate al costruttore Arturo Zammarano. In prefettura, con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia, sono arrivati il Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Pasquale Drago, il Procuratore della Repubblica (facente funzione) del Tribunale di Foggia, Giuseppe Murano e i rappresentanti delle forze dell'ordine, insieme alle autorità politiche locali.
Il vertice, di importanza capitale in questo momento storico, si sta svolgendo a porte chiuse e sarà l'occasione, per gli addetti ai lavori, per fare un punto della situazione in materia di sicurezza pubblica e tracciare linee guida e strategie di intervento.
SOSTENERE GLI IMPRENDITORI. "Credo che a Foggia la criminalità sta tenendo sotto scacco tutte le attività produttive, dalle quale riesce evidentemente a trarre risorse economiche". Non fa molti giri di parole, Pasquale Drago e prima di sedere al tavolo del prefetto espone la sua personale "ricetta" e "visione delle cose".
"E' necessario - spiega - fare un duplice attività: incoraggiare gli imprenditori a denunciare le angherie subite e stroncare il fenomeno approfondendo i temi di indagine. Si tratta, certo, di un'attività che richiede l'acquisizione di prove consistenti da presentare in dibattimento; una attività che richiede necessariamente la collaborazione della popolazione". Alla DDA, infatti, risulta che il fenomeno delle estorsioni all'imprenditoria, a Foggia, è molto diffuso ed è il primo muro da abbattere per riappropriarsi dell'economia della propria città.