Puglia pride, monito di Landella: “Siate i benvenuti ma si eviti il volgare folklore”
È un saluto di benvenuto ma anche un’esortazione ad evitare esagerazioni e forme di “volgare folklore”. Il messaggio del sindaco Landella agli organizzatori del Puglia Pride, in occasione della parata finale del 4 luglio che si terrà a Foggia, apre le porte alle migliaia di persone in arrivo in città ma lascia spazio a pregiudizi e evidenzia timori sull’esito della manifestazione.
IL SALUTO. “La celebrazione del “Puglia Pride” nella città di Foggia è un importante momento di riflessione e di confronto su temi che meritano il massimo della considerazione: dall’allargamento dei diritti civili a favore delle coppie omosessuali sino al contrasto ad ogni forma di discriminazione e di violenza omofobica. Questioni – commenta il sindaco - sulle quali da tempo la politica ragiona, anche in termini di rinnovamento sul piano legislativo. Agli organizzatori della manifestazione ed ai partecipanti – continua - formulo il benvenuto della città di Foggia, che saprà dimostrarsi, ancora una volta, comunità inclusiva e sensibile».
L’ESORTAZIONE. Accanto ai doveri da “padrone di casa” in base ai quali Landella non ha “esitato a concedere il patrocinio dell’Amministrazione comunale a questa manifestazione, nella convinzione che le istituzioni debbano dimostrarsi attente a temi come quello che riguarda i diritti e che debbano farlo con un approccio aperto rispetto alla discussione di merito”, il primo cittadino, però, rivolgendosi agli organizzatori e in particolare al sottosegretario Ivan Scalfarotto e Vladimir Luxuria chiede che siano “evitate quelle forme di manifestazione “sopra le righe” che possono turbare sensibilità diverse da quelle dei partecipanti. Da questo punto di vista – si augura il primo cittadino - gli organizzatori sappiano dimostrare quella maturità che è fondamentale per sollecitare un’analisi di merito dei temi rispetto ai quali la manifestazione intende accendere i riflettori. Se il corteo fosse caratterizzato da episodi di volgare folklore – continua la nota - si trasformerebbe il “Puglia Pride” da momento di festa in occasione di legittime polemiche e di sdegno da parte della popolazione foggiana, svilendone anche il senso più profondo”.
LA SUA POSIZIONE. Franco Landella, poi, lasciando da parte ogni ipocrisia ammette che “su alcune delle questioni su cui si dibatte la posizione personale non coincida con quella degli organizzatori e dei manifestanti, in ragione della sua formazione culturale e anche della sua fede religiosa. Da amministratore pubblico – evidenzia il primo cittadino - sono consapevole che su questi temi occorre un atteggiamento diverso da parte della politica, che deve sapersi confrontare con la società per quella che è, senza ignorare l’esistenza di situazioni alle quali deve essere fornita una risposta, anche in termini legislativi. Bisogna inoltre imprimere una maggiore forza nella lotta alle discriminazioni e alle violenze omofobiche, pratica, quest’ultima, tanto odiosa quanto stupida”.
L’APPELLO FINALE. Infine l’appello “a tutti coloro i quali manifesteranno sabato affinché questo evento sia mantenuto all’interno dei canoni del rispetto di tutti e formulo loro il benvenuto della nostra città. Confrontiamoci e discutiamo, dunque, ciascuno con le sue idee ed i suoi convincimenti, perché i diritti non si trasformino in imposizione, prevaricazione culturale o, peggio, nel tentativo di affermare una sorta di “pensiero unico”, ma rimangano una conquista di civiltà”.
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IL PERCORSO UFFICIALE. A questo link le vie che seguirà la parata: IL CORTEO