LE INDAGINI. L’attività investigativa ha preso avvio nel mese di aprile scorso, a seguito delle plurime denunce sporte dalla madre della presunta vittima aventi ad oggetto presunte violenze fisiche e psicologiche arrecate dall’indagato alla figlia nel corso della loro relazione sentimentale.
L’ascolto di numerosi testimoni, l’acquisizione delle cartelle cliniche della minore e le consulenze psicologiche hanno permesso di raccogliere elementi di prova sui ripetuti abusi fisici e psicologici a danno della minore tali da integrare una persecuzione penalmente rilevante intercorsa da aprile a fine luglio scorsi. Per quanto ricostruito dalle indagini, il 22enne avrebbe anche girato un video a sfondo pornografico mentre consumava un rapporto sessuale con la minore che era sotto l’effetto di sostanze alcoliche e, dunque, non completamente capace di capirne la portata.
LE ACCUSE. Il GIP di Bari, nel vagliare positivamente il compendio investigativo, ha evidenziato la manipolazione esercitata dall’indagato sulla minore, soggiogata da una vera e propria dipendenza affettiva tale da non farle prendere le distanze dal fidanzato nonostante un rapporto costellato da pugni e calci, insulti e un controllo asfissiante della propria vita privata.