Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 12/06/2013 18:29:04

Randagismo, l'assessore Elena Gentile promette: "La Puglia diventerà animal friendly"

Il resoconto dei volontari dopo l'incontro in Regione

“Cambieremo la legge vigente in materia di randagismo e di difesa degli animali, in modo da trasformare la Puglia e il turismo pugliese anche in chiave “animal friendly” e, soprattutto, lo faremo insieme con le associazioni impegnate”. Parola dell'assessore alla Sanità Elena Gentile, a margine del tavolo istituzionale che si è tenuti ieri mattina in Via Capruzzi, a Bari, sede della Regione. Un incontro ufficiale che il Governatore Vendola ha istituito a seguito della lettera congiunta inviata dalle associazioni animaliste pugliesi, anzi da parte di una delegazione specifica del nord della Puglia.
CAMBIARE SUBITO LA LEGGE. “Se una decisione deve essere presa, le associazioni, i volontari e tutte le realtà che si impegnano contro il randagismo e per la difesa degli animali devono essere interpellate, per il semplice fatto che questi soggetti sono forse gli unici a conoscere a fondo e seriamente il problema.”. A dirlo è Chiara Valentino, dell'associazione Gli Amici di Balto, una delle più attive in Puglia, con sede a Cerignola, la stessa raccontata da Foggia Città Aperta in merito alla storia del dobermann abbandonato, Argo (VIDEO E ARTICOLO), ritrovato dai volontari di San Ferdinando (una delle realtà maggiormente colpite dal fenomeno del randagismo: LEGGI). Oltre alla Valentino, hanno preso parte al tavolo di lavoro anche i seguenti attori: l'A.N.P.A.N.A. di Vieste, rappresentata da Francesca Toto, il canile di San Giovanni Rotondo con Annalisa Scarpiello, la Lega Nazionale per la difesa del Cane Sez. Canosa di P.- delegazione San Ferdinando di P. con Isabella Valente e Antonietta Torelli del Canile di San Marco in Lamis, colpito pochi giorni fa dall’uccisione di 22 cani. Dall'altra parte, oltre alla Gentile, si sono espressi anche il senatore Lucio Tarquinio, i consiglieri regionali Giandiego Gatta e Ignazio Zullo e il Presidente del Consiglio Onofrio Introna.
"CHIEDO IL VOSTRO AIUTO". Un momento importante per gli animalisti pugliesi, i quali per la prima volta hanno parlato alle istituzioni regionali, mettendo sul tavolo le emergenze precise che riguardano alcuni centri importanti, soprattutto nel nord della regione. A cominciare dai problemi legati ai diversi aspetti del randagismo, per esempio i canili e lo sperpero di denaro ad essi annesso, di cui si è dibattuto in corso d'opera, fino alla assoluta mancanza di controllo sul territorio e nei comuni. Decisa la risposta da parte di Elena Gentile, manifestamente “non amante dei cani”, ma determinata ad adottare una politica seria ed efficace per arginare il problema del randagismo, per bloccare lo sperpero di denaro pubblico e, soprattutto, per far sparire pian piano i canili e il concetto stesso di canile. “Chiedo il vostro aiuto per stanare tutte quelle associazioni fasulle” ha aggiunto l’Assessore, ricordando che il 17 Giugno si terrà un tavolo con ANCI e ASL per parlare del problema ma che subito dopo sarà la volta delle associazioni. L’impegno della Regione dunque, sembra essere totale, gli animalisti saranno ascoltati e faranno da garante per quanto riguarda la nuova legge sul randagismo. L'impressione, almeno a parole, è che si sia raggiunti un grande obiettivo sul piano programmatico. Se poi seguiranno i fatti, alle parole, allora si potrà parlare di una giornata storica in questo senso.
E A SAN FERDINANDO? “Ascoltando i rappresentanti delle altre associazioni, posso affermare con certezza che la situazione a San Ferdinando di Puglia è la più grave in assoluto – questa la dichiarazione di Isabella Valente, della Lega per la Difesa degli Animali – da noi c'è il vuoto totale, se gli altri comuni hanno almeno un piano di sterilizzazioni e re-immissione, hanno un canile sanitario, noi nemmeno quello!”. Alla denuncia della volontaria, si è aggiunta anche una proposta concreta, una delle tante, messa sul tavolo dalle associazioni e, se possibile, da attuare nell'immediato, considerata la situazione di estrema gravità: “L'idea è quella di attuare, nei vari comuni pugliesi, una serie di progetti che seguano la falsariga di quello adottato dal comune di Vieste, "zero cani in canile", il quale prevede la cattura, la sterilizzazione di massa e la microchippatura di tutti i cani randagi, con conseguente adozione curata da parte delle associazioni per quanto riguarda quei cani che presentino i requisiti di adottabilità e la re-immissione dei restanti sul territorio. Ciò comporterebbe – ha aggiunto sempre la Valente – una importante riduzione dei cani ricoverati nei rifugi con conseguente sgravio di spese comunali, con un numero di cani nettamente inferiore anche sul territorio, in ogni caso sterilizzati, microchippati e intestati al Comune di riferimento, e soprattutto sani perché seguiti dalle associazioni territoriali”.

di Redazione