È stato arrestato dai Carabinieri di Cerignola Leonardo Cirulli, 30 anni, gravemente indiziato dei reati di concorso in rapina aggravata, danneggiamento, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di una pistola.
LA RAPINA. Il ragazzo era stato protagonista della rapina consumata il 13 giugno 2013 nel Centro Commerciale ‘E.Leclerc’ sito in località Pace di Macchia di Monte Sant’ Angelo. Quattro giovani fecero irruzione nel centro commerciale, tutti con il volto coperto da un passamontagna di cui uno armato di pistola, dopo essere giunti sul posto a bordo di una Volvo V40 blu guidata da un quinto complice.
IL CARABINIERI FUORI SERVIZIO. Uno dei quattro, impugnando una mazzetta da muratore, aveva bloccato inconsapevolmente un Carabiniere, libero dal servizio, che stava uscendo dal centro commerciale, intimandogli di rientrare all’interno e sdraiarsi per terra. Ma, dopo una breve colluttazione, il militare era riuscito a divincolarsi e a dare l’allarme alla Centrale Operativa, appostandosi in prossimità dell’uscita.
LA GIOIELLERIA. I quattro, dopo essere entrati all’interno del negozio di oreficeria Follie e Profumi, iniziarono, utilizzando le mazzette da muratore, a frantumare i cristalli dei banconi di esposizione rubando i monili in oro contenuti. Inoltre, sotto la minaccia della pistola, avevano costretto la commessa ad aprire la cassaforte collocata nel retro bottega rubando altri oggetti preziosi. In tutto vennero rubati gioielli e il denaro contenuto in cassa per un valore complessivo di 304.744 euro.
LA FUGA. Successivamente i rapinatori fuggirono a bordo della Volvo nella stessa direzione dove si era appostato il Carabiniere, che aveva tentato di fermarli senza riuscirci. Durante la rapina uno dei rapinatori, frantumando i vetri, si era procurato una vistosa ferita al braccio destro lasciando alcune tracce di sangue che lo stesso aveva cercato di asciugare sul pavimento prima di darsi alla fuga.
LE TRACCE DI SANGUE. I Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche intervenuti sul posto, dopo aver effettuato il sopralluogo, avevano trovato un martello da muratore e alcune tracce ematiche sul pavimento, sul bancone e su alcuni frammenti di vetro.
LA MACCHINA RUBATA. Inoltre, dopo qualche ora, in località Varcaro in agro di Mattinata, era stata ritrovata la Volvo V40, rubata nel novembre 2012 a Margherita di Savoia. All’interno dell’abitacolo erano stati trovati un altro martello, un passamontagna, un paio di guanti di colore nero, un nastro adesivo, sei collanine, facente parte della refurtiva, ed altre tracce di sangue.
LE IMMAGINI. Cirulli è stato incastrato dalle immagini delle telecamere e dalle indagini scientifiche. I Carabinieri attraverso la visione dei filmati avevano eseguito i prelievi di campioni biologici nei confronti di alcune persone, che sulla base della fisionomia dei rapinatori, erano sospettate di aver preso parte al colpo. Continuano le indagini da parte dei carabinieri per identificare i complici della rapina.