I PRESUNTI RAPINATORI. I due, titolari di un tarallificio di Cerignola, si erano creati l’alibi di alcune commesse su Apricena per accompagnare con una BMW serie 5 ed un furgone del tarallificio, la “batteria” di rapinatori per poi fuggire con il bottino.
Le immediate indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Lucera e condotte dai carabinieri di San Severo hanno permesso di risalire ai due uomini proprio attraverso i dati dei veicoli. I due, peraltro, qualche giorno dopo la rapina, sono stati arrestati dai carabinieri di Cerignola perché nel corso di una perquisizione al tarallificio fu trovata una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, completa di caricatore e cartucce, nonché abbigliamento atto al travisamento nascosto in una delle tante scatole di prodotti da forno.
“Le responsabilità dei due cerignolani – si legge nella nota stampa dei militari - benché risultate difficili da ricostruire, sono state messe in luce dalle accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera che ha diretto i carabinieri di San Severo nell’espletamento di riscontri incrociati e attività d’intercettazione attraverso le quali è stato possibile delineare l’esatto ruolo ricoperto da entrambi nella consumazione dell’evento delittuoso. All’esito delle risultanze, la competente Autorità Giudiziaria ha emesso le ordinanze di cattura in forza delle quali i due cerignolani sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Foggia”.