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  • Pubblicata il: 22/01/2013 13:56:03

Rapina in banca ad Apricena, presi gli "autisti": sono due 41enni di Cerignola

Il fatto risale al 23 giugno di due anni fa

I carabinieri delle compagnie di San Severo e Cerignola hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lucera su richiesta di quella Procura della Repubblica a carico di Matteo Fares e Giuseppe Bellifemina, entrambi 41enni di Cerignola, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso ai danni di un istituto di credito.
IL FATTO. La mattina del 23 giugno di due anni fa, i due cerignolani - all’epoca entrambi incensurati - in concorso con altri due soggetti in corso di identificazione, perpetrarono una rapina ai danni della filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Apricena. In quella circostanza due malviventi, a volto coperto ed armati di taglierino, fecero irruzione nell’istituto di credito, intimando ai presenti di stendersi a terra. In quei concitati frangenti uno di loro puntò l’arma da taglio alla gola di un impiegato, costringendolo ad aprire la cassa, riporre i contanti in una busta e accompagnare i malviventi all’uscita, dove ad attenderli in una strada, vi erano proprio i due 41enne, a bordo di due distinti automezzi.

I PRESUNTI RAPINATORI. I due, titolari di un tarallificio di Cerignola, si erano creati l’alibi di alcune commesse su Apricena per accompagnare con una BMW serie 5 ed un furgone del tarallificio, la “batteria” di rapinatori per poi fuggire con il bottino.

Le immediate indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Lucera e condotte dai carabinieri di San Severo hanno permesso di risalire ai due uomini proprio attraverso i dati dei veicoli. I due, peraltro, qualche giorno dopo la rapina, sono stati arrestati dai carabinieri di Cerignola perché nel corso di una perquisizione al tarallificio fu trovata una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, completa di caricatore e cartucce, nonché abbigliamento atto al travisamento nascosto in una delle tante scatole di prodotti da forno.

“Le responsabilità dei due cerignolani – si legge nella nota stampa dei militari -  benché risultate difficili da ricostruire, sono state messe in luce dalle accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera che ha diretto i carabinieri di San Severo nell’espletamento di riscontri incrociati e attività d’intercettazione attraverso le quali è stato possibile delineare l’esatto ruolo ricoperto da entrambi nella consumazione dell’evento delittuoso. All’esito delle risultanze, la competente Autorità Giudiziaria ha emesso le ordinanze di cattura in forza delle quali i due cerignolani sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Foggia”.

di Redazione