Tre giorni fa, intervenendo sulla delicata questione eternit a Tratturo Camporeale, il comitato di quaritere del Comparto Biccari aveva approfittato per denunciare lo stato di degrado che si stava ricreando nel rione a causa della mancata recinzione, da parte del Comune, delle zone già bonificate. Il risultato della dura nota diramata alla stampa ha avuto esito positivo perché nelle scorse ore l'amministrazione comunale, attraverso gli addetti della Cns, società del verde che opera a Foggia, ha celermente provveduto a ripulire le zone dello scempio.
Nel comunicato redatto da Antonello Abbattista, coordinatore del comitato, però, veniva sottolineata anche un'altra delicata questione che affligge Comparto Biccari da 3 anni, a cui da Palazzo di Città non si è ancora riusciti a porre rimedio, nonostante il nuovo corso della gestione del verde avviato dalla ditta bolognese. Per il terzo anno di fila, infatti, gli impianti automatici comunali di irrigazione presenti in tutte le aiuole di rione Biccari restano inattivi, e il quartiere alla periferia di Foggia (che ospita il maggior numero di metri quadrati di verde in tutta la città) sta diventando sempre più "arido".
Il coordinatore del comitato della zona 167, allora, chiede all'assessorato all'Ambiente "se, oltre alla carenza di fondi per bonficare aree in emergenza eternit come Tratturo Camporeale, al Comune manchino anche le risorse per riattivare gli impianti automatici di irrigazione del Comparto Biccari. L'estate sta finendo, è il caso di dirlo, - conclude Abbattista - e per il terzo anno di fila non è stato posto rimedio ad una grave problematica più volte denunciata da questo comitato, nonostante anche il recente avvento della Cns. La pazienza dei residenti del Comparto Biccari su questa vicenda è finita da tempo".
Tre giorni fa, intervenendo sulla delicata questione eternit a Tratturo Camporeale, il comitato di quartiere del Comparto Biccari aveva approfittato per denunciare lo stato di degrado che si stava ricreando nel rione a causa della mancata recinzione, da parte del Comune, delle zone già bonificate. Il risultato della dura nota diramata alla stampa ha avuto esito positivo perché nelle scorse ore l'amministrazione comunale, attraverso gli addetti della Cns, società del verde che opera a Foggia, ha celermente provveduto a ripulire le zone dello scempio.
AIUOLE ARIDE DA 3 ANNI. Nel comunicato redatto da Antonello Abbattista, coordinatore del comitato, però, veniva sottolineata anche un'altra delicata questione che affligge Comparto Biccari da 3 anni, a cui da Palazzo di Città non si è ancora riusciti a porre rimedio, nonostante il nuovo corso della gestione del verde avviato dalla ditta bolognese. Per il terzo anno di fila, infatti, gli impianti automatici di irrigazione presenti in tutte le aiuole di rione Biccari restano inattivi, e il quartiere alla periferia di Foggia che ospita il maggior numero di metri quadrati di verde in tutta la città sta diventando sempre più "arido".
"PAZIENZA FINITA". Il coordinatore del comitato della zona 167, allora, chiede all'assessorato all'Ambiente "se, oltre alla carenza di fondi per bonficare aree in emergenza eternit come Tratturo Camporeale, al Comune manchino anche le risorse per riattivare gli impianti automatici di irrigazione del Comparto Biccari. L'estate sta finendo, è il caso di dirlo, - conclude Abbattista - e per il terzo anno di fila non è stato posto rimedio ad una grave problematica più volte denunciata da questo comitato, nonostante anche il recente avvento della Cns. La pazienza dei residenti del Comparto Biccari su questa vicenda è finita da tempo".