Riordino delle Province. Gli sviluppi in Salento e Bat

Dopo l'intervista di alcune settimane fa pubblichiamo un intervento di Salvatore Speranza, storico locale, che ci aggiorna sugli sviluppi relativi alla questione riordino delle Province.

Il decreto del Governo sta avendo seri problemi in Parlamento (nello specifico nella Commissione Affari Costituzionali del Senato) e non è detto che riesca ad essere convertito in legge entro i tempi previsti (il 5 gennaio 2013). Nonostante gli intenti del Ministro Patroni Griffi, la patata bollente potrebbe passare al prossimo governo.

SALENTO. Nel sud della Puglia il comune di Brindisi ha deliberato per l'accorpamento a Lecce (nella Provincia del Salento), mentre Taranto cerca di convincere Ostuni a non fare altrettanto.  La città ionica avrebbe infatti i requisiti per restare provincia autonoma solo con i circa 250 kmq di Ostuni.

NORD PUGLIA. La Bat, per evitare di confluire nella Provincia di Foggia, continua nel tentativo (in realtà poco probabile) di costituire una Provincia Federiciana con alcuni comuni del nord barese (Molfetta, Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato e l'indispensabile Altamura - ai quali sarebbero costretti ad aggregarsi anche Gravina e Poggiorsini), ma intanto comincia a farsi largo la possibilità per alcuni comuni di aderire direttamente alla città metropolitana di Bari.
Il 26 Bisceglie potrebbe essere l'apripista in questa direzione, e non è escluso un effetto domino che potrebbe coinvolgere altri comuni della Bat (Andria, Trani, Spinazzola, Minervino, Canosa).  Con Foggia hanno buone (secondo i punti di vista) possibilità di rimanere San Ferdinando (che nel dubbio tra Foggia e Bari ha già optato per Foggia, Margherita di Savoia, Barletta (che non hanno la possibilità di deliberare per Bari in quanto commissariati) e Trinitapoli (che pur volendo deliberare per Bari non avrebbe continuità territoriale e sarebbe costretta a rimanere con Foggia).